Nonostante la crisi, la Regione investe tre milioni sulle famiglie
13 Settembre 2011
di I. M.
La Giunta regionale – su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti – ha approvato due delibere che stabiliscono lo stanziamento di 2,9 milioni di euro per finanziare interventi a sostegno delle famiglie. I 2,9 milioni provengono in parte dal Fondo Nazionale per le politiche della famiglia (2,45 milioni di euro) e per la restante parte (420 mila) dal Piano Regionale d’interventi a favore della famiglia (Legge Regionale n.95).
“Nonostante il momento difficile ed incerto per la finanza pubblica, cerchiamo di garantire fondi necessari per le categorie più fragili – bambini, anziani e disabili – selezionando le priorità d’intervento analogamente a quanto avviene nel piano famiglia regionale 2011”, dichiara Gatti. “La politica regionale è vicina alle famiglie con risorse e scelte -prosegue l’assessore – e le politiche sociali sono una priorità per la nostra Giunta. Questi due provvedimenti sono importanti perché garantiscono risorse notevoli alle famiglie abruzzesi ed a tutte le persone che sperimentano fasi delicate della propria vita in cui sono necessari contributi e sostegni da parte della collettività”.
Entrando nello specifico del Fondo Nazionale, sono due le direttrici d’intervento individuate nella cornice delle priorità concordate dall’intesa della Conferenza Stato-Regioni: la prima è finalizzata a perseguire sviluppo e consolidamento del sistema integrato di servizi socio-educativi per la fascia d’età della prima infanzia, ad attivare nuovi posti, a sostenere costi di gestione di quelli preesistenti e a realizzare, dal punto di vista qualitativo, un miglioramento complessivo dell’offerta erogata.
Il finanziamento destinato alla prima direttrice d’intervento è di 1,4 milioni di euro. La seconda, che prevede uno stanziamento di 1,05 milioni di euro, è dedicata al sostegno sociale per le famiglie fragili, garantendo accesso prioritario a quelle particolarmente numerose o che sperimentano difficoltà economiche, sulla base di una valutazione circa il numero di persone per nucleo familiare ed il livello reddituale complessivo. Sul piano famiglia regionale 2011, 380 mila euro sono destinati ad ambiti territoriali per garantire strutture residenziali d’accoglienza temporanea a vittime di abusi sessuali, gestanti in difficoltà nella prosecuzione della gravidanza ed individui ai quali la permanenza nel nucleo familiare d’origine pregiudica gravemente l’equilibrio psico-fisico.
Lo scopo è erogare assistenza domiciliare a famiglie con portatori di handicap, anziani, gestanti, madri in difficoltà e giovani che palesano chiari segnali di disadattamento. Si mira a promuovere l’ampliamento dell’offerta di servizi integrati ai nidi per l’infanzia ed incentivare al tempo stesso-in tema di servizi per l’infanzia- forme di cooperazione fra comuni e strutture private per ampliare l’offerta di servizi integrati ai nidi, prevalentemente nei comuni non titolari di strutture pubbliche, e concorrere al sostegno economico delle famiglie attraverso la riduzione dei costi legati alla fruizione dei servizi educativi privati autorizzati, come i nidi ed i centri giochi. I restanti centomila euro serviranno per finanziare consultori ed interventi a favore delle associazioni di famiglie.