Nord Corea, test missilistico riuscito. Primo avviso di Kim a Trump
13 Febbraio 2017
Primo segnale di Kim Jong-un a Donald Trump. La Corea del Nord ha annunciato di aver testato con successo un Musudan modificato, un missile di media gittata, tutto made in Dprk, capace di trasportare una testata nucleare. Il missile ha percorso una traiettoria di 500 km per poi finire nelle acque del mar del Giappone. Kim era presente al lancio ed ha sottolineato che adesso il suo Paese ha un nuovo strumento per trasportare armi nucleari.
Gli esperti di Seul e Washington, ha riferito l’agenzia Yonhap, hanno analizzato i dati raccolti da un satellite Usa sul lancio fatto dalla base aerea di Banghyon, provincia occidentale di North Pyongan, alle 7:55 (23:55 di sabato in Italia). Tuttavia, affermano che ci “vorrà altro tempo per capire se il lancio si sia concluso con un successo oppure no”. Ciò che desta maggiore preoccupazione è il fatto che tali missili sarebbero capaci di coprire 3-4.000 km, fino al territorio Usa di Guam.
Da giorni, infatti, l’intelligence americano ha segnalato che i tempi erano maturi per la “provocazione” del regime in vista di marzo/aprile. Provocazione arrivata in anticipo, come al solito studiando a tavolino la scelta del momento al fine di avere un impatto mediatico internazionale. Se si pensa che l’ultima “provocazione” è maturata a pochi giorni dalla storica telefonata di Trump al presidente Xi Jinping (che ha visto la conferma Usa del rispetto della politica della “Unica Cina”) ora il segnale da parte di Kim agli Usa è coinciso con la visita del premier giapponese Abe a Washington.
E infatti la risposta a Kim arriva proprio dai due leader in una video-dichiarazione. Il premier nipponico ha bollato come “assolutamente intollerabile” il lancio del missile nordcoreano. Mentre Trump ha dichiarato: “Voglio che tutti capiscano e sappiano che gli Stati Uniti sono al 100% al fianco del Giappone, un grande alleato”.
Inoltre, i due leader hanno annunciato che Usa, Giappone e Corea del Sud hanno chiesto la riunione del Consiglio di sicurezza Onu per discutere, per l’ennesima volta, la violazione sistematica degli obblighi contenuti nelle numerose risoluzioni a carico di Pyongyang per i test balistici e nucleari. Anche la Russia, altro storico alleato di Pyongyang assieme alla Cina, ha condannato il test sostenendo che si tratta di una “dimostrazione di disprezzo verso le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu”.