Noriega: “Sono vittima di una cospirazione degli Stati Uniti”
29 Giugno 2010
di redazione
L’ex dittatore panamense Manuel Noriega, processato a Parigi per riciclaggio del denaro (2,3 milioni di euro) dei narcotrafficanti del cartello di Medellin, punta il dito contro quella che definisce una "montatura bancaria e finanziaria immaginifica" orchestrata dagli Usa.
È quanto ha detto lo stesso Noriega in occasione della sua prima dichiarazione nel secondo giorno di processo a Parigi. "Se esaminate i capi di accusa contro di me – ha detto l’ex dittatore – il riciclaggio di denaro non esiste, sono vittima di una cospirazione che gli Usa hanno costruito contro di me a Miami".
L’ex alleato degli americani durante gli anni della Guerra Fredda, testa di ponte Usa nell’America Centrale poi deposto da George Bush padre, non gode di buona salute. Noriega ha 76 anni, risiede dallo scorso 26 aprile in una cella della prigione parigina della Santè dopo 20 passati nelle prigioni statunitensi, e secondo gli atti prodotti dai suoi medici soffre di semiparalisi e ipertensione. Ha invocato l’immunità da ex capo dello stato, ha chiesto di essere rimesso in libertà, ma per lui ci sono stati soltanto dei no, visto che – dicono i giudici francesi – sussistono "importanti rischi di fuga".