NSA alla frutta, se usate Windows il vostro computer è a rischio

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NSA alla frutta, se usate Windows il vostro computer è a rischio

15 Aprile 2017

La Nsa, la potente agenzia per la sicurezza nazionale americana, fa ancora parlare di sé. Secondo diverse fonti, un gruppo di hacker chiamato Shadow Brokers, ha messo online rendendoli pubblici dei potenti, e fino a questo momento sconosciuti, software usati proprio dalla Nsa per attaccare computer in mezzo mondo. I software sarebbero in grado di ‘bucare’ i sistemi Windows di Microsoft, dando praticamente la possibilità a chiunque abbia le sufficienti conoscenze informatiche di penetrare, ma anche di prendere il controllo di computer altrui.

Secondo alcune stime oltre il 65 per cento dei desktop che montano versioni più recenti di Windows 10 sarebbero a rischio hackeraggio. Per Matthew Hickey di Hacker House, che lavora nel campo da oltre 20 anni, non si era mai visto un rilascio così ampio di software tanto pericolosi per la sicurezza degli utenti: “Gli strumenti per attacchi informatici usati dalle agenzie statali” sono finiti “nelle mani di gente che si è presa cura di diffonderli e propagarli”, si tratta, letteralmente, di “cyber-armi per hackerare i computer altrui. Ci sono persone che potrebbero usare software del genere negli anni a venire”.

Secondo fonti che in passato hanno lavorato per la Nsa, il rilascio di queste informazioni può provocare “immensi danni” sia alla intelligence Usa che alla sicurezza pubblica, quella di ognuno di noi. Microsoft ha fatto sapere di aver preso estremamente sul serio la notizia e di aver messo in atto tutte le contromisure necessarie “a proteggere i nostri consumatori”. A chi chiedeva se la Nsa ha fornito informazioni utili per proteggersi da questi attacchi, Microsoft ha risposto che “al momento la nostra attenzione si concentra sulla analisi delle notizie che abbiamo”, glissando sulle responsabilità della agenzia per la sicurezza nazionale.

Durante la campagna elettorale per le presidenziali americane del 2016, la Nsa finì più volte al centro delle polemiche per il ruolo svolto nel cosiddetto “emailgate“, lo scandalo legato alle email della candidata democratica Hillary Clinton, reso di dominio pubblico da WikiLeaks. Secondo alcuni hacker, la Nsa avrebbe conservato in alcuni dei suoi “cloud” informazioni legate a Lady Hillary che non sono mai state rese note.

La notizia fa il paio con l’altra circolata nelle scorse settimane, per cui altri strumenti informatici usati dalla Cia per penetrare computer e altri device o le smart tv sarebbero stati divulgati dagli hacker mettendoli a disposizione di stati canagli, hacker o di organizzazioni criminali. Ci si chiede quindi quale sia il livello di sicurezza delle agenzie americane, e che cosa stiano facendo, oltre a prenderserla contro i fantomatici “hacker russi” che avrebbero propiziato la vittoria di Donald Trump, per garantire la nostra sicurezza.