Nsa spiava Congresso e Schroeder per l’Iraq
05 Febbraio 2014
di redazione
National Security Agency sempre più nel mirino. Ora si scopre che anche membri del Congresso americano e forse lo stesso presidente Obama potrebbero essere stati spiati. A dirlo e’ il viceministro della giustizia, James Cole, in una audizione al Congresso. Cole si è avvalso della facoltà di non rispondere alla domanda se anche il telefono di Obama fosse stato messo sotto controllo. Ma Cole ha ammesso che i congressisti sono stati "probabilmente" spiati, anche se la Nsa non potrebbe farlo. "A meno che non vi sia un ragionevole e chiaro sospetto che questi numeri siano collegati a una minaccia di tipo terroristico". Intanto la stampa tedesca fa sapere che oltre alla signora Merkel anche il cancelliere Schroeder sarebbe stato spiato ai tempi dell’intervento in Iraq per il suo scettismo verso la guerra e la mancata partecipazione della Germania al conflitto. Lo scandalo Prism, il programma di spionaggio di massa messo in atto dalla Nsa, dunque, continua ad allargarsi dopo lo scandalo seguito alle rivelazioni della gola profonda Edward Snowden, il contractor attualmente esule in Russia. E ci si chiede fin dove altro possa essersi spinto Fort Meade e i suoi trentamila dipendenti nello spionaggio internazionale e interno agli USA, del resto parliamo di un organismo creato segretamente nel 1951, senza informare la stampa senza un dibattito nel congresso. Sembra di essere finiti nella serie The Hostages, che immagina appunto in complotto ai danni del presidente organizzato dal capo militare della intelligence interna….