Nsa-Verizon, il “grande orecchio” di Obama spiava milioni di americani
06 Giugno 2013
di redazione
America paese intercettato. Lo scoop del quotidiano inglese Guardian mettono Obama nell’angolo. Verizon, uno dei colossi della telefonia americana, sarebbe stata messa sotto controllo dalla NSA, l’agenzia della sicurezza Usa. Secondo il New York Times, "Obama ha perso ogni credibilità". Secondo il Guardian, Verizon avrebbe consegnato quotidianamente i tabulati con milioni di telefonate alla NSA, completi di numero telefonico e orario della chiamata, i cosiddetti "metadata", ma, almeno sembra, non fornendo i contenuti delle chiamate. Oltre a Verizon, ci sarebbero altre grandi compagnie americane che avrebbero fornito informazioni al Governo. L’amministrazione si difende, definendo le intercettazioni "strumento fondamentale per difendere la Nazione" dalla minaccia del terrorismo, mentre il Senato fa sapere che la pratica era nota al Congresso. Il dipartimento di Giustizia Usa ora potrebbe far scattare un’inchiesta per scoprire la gola profonda che ha passato al Guardian le informazioni. L’America si risveglia oltre Orwell e il suo 1984, Obama perde tutta la sua "etica", mentre si apprende che pratiche simili erano in voga già durante l’amministrazione Bush.