Nucleare. Ahmadinejad: “Vogliamo garanzie dall’Occidente”
09 Aprile 2010
di redazione
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad annuncerà alla popolazione "una buona notizia" sullo sviluppo del programma nucleare. Lo farà, ha anticipato, durante la Festa Nazionale della Tecnologia Nucleare che si celebrerà stasera nella torre Milad (la più alta dell’Iran con 435 m.) a Teheran.
L’agenzia d’informazione Irna ha riferito che Ahmadinjead svelerà un nuovo traguardo raggiunto dalla Repubblica Islamica nell’ambito nucleare. La cerimonia celebra il quarto anniversario di quella che il governo iraniano considera una data simbolo del programma atomico della Repubblica Islamica, il 9 aprile 2006. Quel giorno infatti l’Iran annunciò al mondo di essere in grado di arricchire l’uranio all’interno dei propri siti nucleari, inaugurando la centrale di Natanz, nel centro del Paese, dove oggi l’uranio viene arricchito fino al 20 per cento (un grado di arricchimento sufficiente per l’impiego militare).
In riferimento alla bozza di accordo sul nucleare, proposta dagli Usa e poi sostenuta dalle Nazioni Unite, che chiede a Teheran di inviare all’estero la maggior parte del suo uranio impoverito per essere processato in reattori speciali, Ahmadinjead oggi si è anche detto disposto ad accettare la proposta solo se l’Occidente è in grado di fornire alcune garanzie circa la tempestività della riconsegna del carburante. "Sebbene siamo in grado di produrre uranio arricchito al 20 per cento – ha detto – non possiamo ancora scambiare combustile senza precondizioni", precisando che "l’Iran non ha bisogno di essere influenzato da alcun Paese" sulle questioni nucleari.