Nucleare, gli ambientalisti tirano in ballo “interessi privati”
29 Maggio 2008
di redazione
«Sul nucleare ci sono in campo interessi privati molto forti. Il Sistema Italia non ne ha bisogno». Lo affermano Greenpeace, Legambiente e Wwf, che hanno esposto le loro ragioni contro il ritorno all’energia nucleare in una conferenza stampa a Roma.
«Al sistema italiano non serve una produzione di energia da grandi centrali, ma piuttosto un sistema di produzione distribuita, da energie rinnovabili» ha detto il presidente di Legambiente Vittorio Cogliatti Dezza, che ha aggiunto: «investire su nucleare vuol dire sottrarre risorse alla ricerca sulle rinnovabili».
«Per le tre associazioni qui presenti le dichiarazioni del governo sul nucleare equivalgono a una dichiarazione di guerra vera e propria» ha affermato il direttore delle campagne di Greenpeace Italia Giuseppe Onufrio.
«Il sospetto di interessi privati dietro questa campagna mediatica sul nucleare è molto forte – ha aggiunto il direttore generale del Wwf Michele Candotti – da un lato ci potrebbe essere l’interesse a vendere sul mercato europeo energia elettrica prodotta dal nucleare, dall’altro invece ci si potrebbe ‘accontentarè, da parte per esempio dell’Enel, della riapertura di centrali a carbone come quelle di Civitavecchia e Porto Tolle».