Nucleare. India e Usa a confronto, vicini all’accordo

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Nucleare. India e Usa a confronto, vicini all’accordo

18 Luglio 2008

È previsto per oggi l’incontro tra funzionari indiani e rappresentanti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per discutere della bozza di accordo per le clasuole di salvaguardia che Nuova Delhi deve applicare ai suoi siti nucleari in vista dell’attuazione dell’intesa sul nucleare civile siglata con gli Stati Uniti.

L’approvazione del documento da parte dell’Aiea, infatti, è indispensabile per procedere verso l’attuazione dell’intesa che ha già creato non pochi problemi al governo del premier indiano Manmohan Singh.

Se l’Aiea siglerà l’accordo con l’India, le carte passeranno direttamente al Nuclear Suppliers Group. Per il primo agosto, poi, è prevista una riunione del consiglio dei governatori dell’Aiea per discutere dell’intesa con l’India. Nuova Delhi, che non ha mai siglato il Trattato di non proliferazione, ha già consegnato all’organizzazione una bozza di accordo, ma non mancano gli scettici, secondo cui il documento sembra restringere le possibilità di monitoraggio da parte della comunità internazionale del programma nucleare indiano.

Per il 22 luglio prossimo è previsto il voto di fiducia al Parlamento indiano per il governo Singh, fortemente indebolito da quando all’inizio del mese quattro partiti della sinistra, sinora suoi alleati, hanno deciso di ritirare il sostegno all’esecutivo.

La sinistra indiana, infatti, sostiene che l’accordo con gli Stati Uniti comprometterebbe la sovranità di Nuova Delhi e, in primo luogo, l’indipendenza della sua politica estera. Singh, che si sta giocando il tutto per tutto per arrivare all’attuazione dell’intesa con Washington, spera però di salvarsi stringendo alleanza con il partito regionale Samajwadi, suo storico nemico, e con altre formazioni politiche minori. Da sempre Singh sostiene che l’accordo con gli Stati Uniti sia indispensabile per migliorare il programma nucleare indiano e far fronte al fabbisogno energetico del ‘gigante asiaticò, senza compromettere la crescita del Paese.

Con ottimismo l’Upa spera comunque di definire un accordo con l’Aiea entro la fine del mese e con il Nuclear Suplliers Group tra agosto e settembre. Se si riuscissero a mantenere questi tempi, il Congresso statunitense potrebbe approvare l’accordo con Nuova Delhi durante la sessione straordinaria di ottobre. Attualmente l’India dispone di 14 reattori nucleari operativi e altri nove in costruzione. Per il momento l’energia nucleare copre il tre per cento del fabbisogno energetico del ‘gigante asiaticò, ma entro il 2050 dovrebbe riuscire a soddisfare il 25 per cento delle necessità di energia.