Nucleare. Veronesi al quotidiano La Stampa: “Senza, l’Italia muore”
03 Marzo 2011
di redazione
"Senza il nucleare l’Italia muore", questa lo slogan del nuovo presidente dell’Agenzia per il Nucleare, il prof. Umberto Veronesi in una intervista alla Stampa.
Umberto Veronesi ha sottolineato che "tra 50 anni finirà il petrolio, tra 80-100 anni il carbone, seguito poi dal gas" e"altre fonti di energia non saranno sufficienti a fornire l’energia di cui abbiamo bisogno". Veronesi ha accettato di guidare l’agenzia anche perchè "da oncologo – ha rincarato il medico – conosco bene le radiazioni e i modi per proteggere i pazienti. Voglio dedicare i prossimi anni ad assicurare i cittadini che non corrano rischi".
Peraltro, "ho passato la mia vita a combattere le paure ingiustificate". E sui timori, aggiunge, "spesso sono frutto di ignoranza su cui la politica gioca: e così non si possono usare gli Ogm nè costruire la Tav". O impiantare nuove centrali nucleari. "Un incidente come Chernobyl – assicura – non potrà più accadere", ma "visto che è dipeso da un errore umano, mi impegno per formare tecnici all’altezza".
Quanto alle scorie "sono sì un problema, ma non devono spaventare. C’è più radioattività in un ospedale. Oppure, si sa che c’è uranio anche in un bicchier d’acqua?".