Nuoro. Naufragio al largo di Punta Comino, salvo il terzo disperso

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Nuoro. Naufragio al largo di Punta Comino, salvo il terzo disperso

23 Maggio 2010

Si è salvato raggiungendo a nuoto all’alba la spiaggia di Cala Ginepro Massimo Quattrucci, di 62 anni, il terzo componente dell’equipaggio di una barca di diportisti romani colata a picco sabato mattina davanti a Capo Comino, sulle coste centrorientali della Sardegna. L’uomo ha toccato la riva intorno a mezzanotte.

Quattrucci è riuscito a mettersi in contatto con uno dei suoi figli che ha a sua volta avvertito la Guardia Costiera. A quel punto sono state interrotte le ricerche, cominciate sabato pomeriggio dopo il salvataggio di Enrico Caliccio, trovato dall’equipaggio di una barca a vela mentre nuotava verso la costa.

Alle 19 di ieri, era stato recuperato il corpo dell’altro diportista che si trovava sull’imbarcazione di circa 6 metri. In salvo, invece, già da ieri pomeriggio l’altro uomo che era stato soccorso da una barca a vela. I tre avevano chiesto aiuto con una chiamata al 112. Sul posto per le ricerche le motovedette Guardia Costiera di Olbia,la Forestale, un elicottero dei vigili del fuoco e i carabinieri.

Una battuta di pesca di tre amici romani, abituali frequentatori della costa centrorientale della Sardegna, si è trasformata in un dramma. I tre diportisti erano usciti a bordo di un cabinato di sei metri dal porto della Caletta di Siniscola per una battuta di pesca. L’uomo salvato dal velista ha raccontato che il cabinato è affondato sabato intorno alle 10, dopo aver imbarcato acqua. I tre avrebbero tentato di lanciare un SOS che probabilmente non è stato raccolto, perché le ricerche sono cominciate solo dopo che il velista ha dato l’allarme. Caliccio ha riferito anche che il cabinato era stato messo in mare una settimana fa ed era in perfette condizioni.

L’acqua potrebbe essere entrata all’improvviso per un malfunzionamento di una valvola degli impianti di scarico e l’imbarcazione sarebbe colata a picco rapidamente, senza dar modo a tutti gli occupanti di indossare i giubbotti salvagente. Quando Caliccio è stato tratto in salvo era in stato di choc, ma aveva il giubbotto. La richiesta di soccorso sarebbe stata fatta con una telefonata al 112 che ha girato la comunicazione alla Guardia costiera. I carabinieri sono riusciti a individuare il ripetitore, indirizzando le motovedette nella zona.