Nuova audizione per Clementina Forleo domani mattina al Csm

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Nuova audizione per Clementina Forleo domani mattina al Csm

17 Dicembre 2007

Prevista per domani mattina la nuova audizione
al Csm del gip di Milano Clementina Forleo,
nei cui confronti è stata avviata una procedura di trasferimento d’ufficio per
incompatibilità ambientale e funzionale.

La Forleo davanti alla
commissione dovrà difendersi dalle contestazioni che le vengono addebitate e
che hanno portato all’apertura della procedura di trasferimento: il magistrato
dovrà rispondere delle dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione “Anno
zero” in cui aveva parlato di intimidazioni e pressioni ricevute da ambiti
istituzionali mentre conduceva l’inchiesta sulle scale bancarie.

Clementina Forleo era già stata
sentita a novembre scorso ma questa volta si tratta di un’audizione di tipo
diverso, tant’è che il magistrato potrà essere assistito da un difensore. Nel
lungo e duro atto d’accusa alla Forleo
si scrive che il gip ha creato “allarme” nell’opinione pubblica e
“disagio” negli ambienti giudiziari milanesi. E che le sue
dichiarazioni alla stampa si sono rivelate del tutto “prive di
riscontro”.

Il gip, continua l’elenco di contestazioni raccolte in due pagine, avrebbe con
il suo comportamento compromesso la possibilità di svolgere le funzioni cui era
preposta violando valori come l’indipendenza e l’autonomia.

I consiglieri della
commissione citano alcuni esempi di fatti dei quali la Forleo ha dato una “intepretazione distorta”. Come il
caso dell’incidente stradale in cui erano morti i suoi genitori: la Forleo era convinto che i carabinieri
di Brindisi avessero avuto delle “negligenze” nel condurre le
indagini, indagini che invece hanno “escluso qualsiasi causa diversa da
quelle riconducibili a un fatto colposo”; questa convinzione avrebbe
spinto il gip a parlare in tv di “inquietanti circostanze” di cui
sarebbe rimasta vittima e di “tentativi di delegittimazione e
discredito” posti in essere da parte di soggetti istituzionali. Tra i casi
citati anche quello dell’invito rivolto al gip dal pg di Milano Mario Blandini
a “usare prudenza nella gestione delle intercettazioni telefoniche legate
alle inchieste sulle scalate bancarie” (circostanza poi smentita dal Pg).

Al vaglio della commissione anche l’accusa lanciata dalla Forleo in un convegno dei penalisti lo
scorso gennaio su “un presunto appiattimento delle decisioni dei gip alle
decisioni dei pm” e su un sistema di assegnazione dei procedimenti
“non trasparente”. Queste affermazioni, sostiene la commissione del
Csm, “destituite di fondamento” ma che hanno danneggiato l’immagine
dell’ufficio milanese e profondo disagio tra i colleghi della Forleo.