Nuova influenza. Salgono a 4 i casi accertati in Italia

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Nuova influenza. Salgono a 4 i casi accertati in Italia

04 Maggio 2009

Continua a salire il numero totale di persone coinvolte dalla febbre suina. È stata raggiunta quota 990 per quanto riguarda la cifra complessiva di casi umani di influenza A H1N1 (la cosiddetta febbre suina) ufficialmente notificati all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Secondo L’Oms stessa i paesi colpiti, tra cui l’Italia, sono 20. Il Messico, da cui presumibilmente è partita l’epidemia, ha segnalato 590 casi (confermati dagli accertamenti compiuti in laboratorio) di cui 25 letali. Gli Stati Uniti hanno raggiunto finora i 226 casi, tra cui un decesso che porta a 26 il numero totale delle vittime.

Questi i due paesi maggiormente coinvolti, ma anche altri 18 sono stati interessati dal contagio senza per fortuna contare vittime, ovvero: Austria (1), Canada (85), Cina, Hong Kong Special Administrative Region (1), Costa Rica (1), Colombia (1), Danimarca (1), Salvador (2), Francia (2), Germania (8), Irlanda (1), Israele (3), Italia (4), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea (1), Spagna (44), Svizzera (1) e Regno Unito (18). Vanno ricordati i criteri di selezione dei casi, solo quelli confermati in laboratorio infatti vengono presi in considerazione. Si tratta quindi di stime al ribasso.

Sempre secondo l’Oms la nuova influenza potrebbe subire una battuta d’arresto nell’immediato per poi ripresentarsi con una forza maggiore tra qualche tempo.  È l’allarme lanciato dal direttore generale, Margaret Chan, in un’intervista rilasciata Financial Times: "Se il tasso di mortalità del virus sembra essersi stabilizzato, una seconda ondata potrebbe colpire tutto il mondo portando la sua vendetta. Se ciò dovesse accadere, sarà la peggiore epidemia del Ventunesimo secolo". Ha poi aggiunto Chan "Noi ci auguriamo che il virus scompaia, perchè se così non fosse ci troveremmo di fronte a un’epidemia di una certa importanza. Non sto dicendo che scoppierà una pandemia, ma certo è che preferisco ci sia un eccesso di preparazione piuttosto che una mancanza".

In Italia, anche a fronte dei 4 casi confermati di influenza, ci si sta muovendo su diversi fronti. Sono stati attivati infatti 27 laboratori della rete Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss), per analizzare i campioni clinici prelevati dai casi sospetti e arrivare a una conferma diagnostica. A renderlo pubblico lo stesso Iss, che in una nota ha ricordato di essersi attivato, da quando sono stati identificati i focolai originari "per fornire supporto all’Unità di crisi del ministero del Lavoro, salute e politiche sociali. In particolare, il National Influenza Centre (Nis) ha attivato i 27 laboratori della rete Influnet".

"Secondo quanto concordato – spiega l’Iss – una prima diagnosi viene eseguita dal laboratorio regionale, mentre l’Iss procede alla conferma diagnostica su un contro campione. Fino ad ora, su oltre 20 campioni biologici esaminati, 4 sono risultati positivi", ovvero quelli dell’uomo di 50 anni ricoverato all’ospedale di Massa; del ragazzo di 25 anni che si era recato all’Irccs Spallanzani di Roma; di una ragazza di 16 anni rientrata in Italia da un viaggio in Messico e del bambino di 11 anni ricoverato nell’ospedale Bambino Gesù."I campioni – precisa l’Istituto – erano riferibili a pazienti che avevano visitato aree affette e riferivano sintomi influenzali".

A tal proposito il ministero del Lavoro, salute e politiche sociali "sta convocando le aziende farmaceutiche attive nella produzione di vaccini per conoscerne le competenze e le capacità produttive". E un incontro potrebbe esserci già "questa settimana a Roma". Ad affermarlo Daniel Lapeyre, amministratore delegato di Sanofi-Aventis Italia e vicepresidente di Farmindustria

Le aziende che potrebbero occparsi della produzione futura di questo vaccino fanno già parte di una rosa ristretta, che comprende "Sanofi-Aventis (con la divisione vaccini Sanofi Pasteur), Novartis, GlaxoSmithKline e forse anche Wyeth".

"Le aziende sono pronte – conferma Lapeyre – e opereranno all’insegna della massima collaborazione" perchè "se c’è un problema di sanità pubblica la collaborazione si impone". Secondo Lapeyre, di fronte a un’emergenza come la nuova influenza, "le scelte non possono essere delegate alle singole aziende e ai singoli Paesi. Non devono essere autonome, ma di politica sanitaria".

Se da un lato si cerca di porre l’attenzione sul problema influenza, dall’altro si fanno rassicurazioni sui prodotti contenenti maiale. Il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, ha sottolineato come la carne di maiale "non ha nulla a che fare con la nuova influenza".

"L’invito che rivolgo a tutti i cittadini è di approfittarne per fare scorte familiari. Consiglio cioè – ha proseguito il ministro – di fare esattamente ciò che è accaduto nel periodo dell’influenza aviaria, quando alcuni si sono dati da fare per accumulare scorte di carne di pollo e quelli che non lo hanno fatto oggi mangiano i polli congelati da altri. Un chilo di carne a peso vivo vale quanto un caffè". Zaia ha poi ricordato che la carne suina è scesa dagli 1,50 euro/kg di poche settimane fa agli 1,066 euro di oggi.

Non resta che attendere sviluppi futuri, tra allarmi più o meno clamorosi e tentativi di tranquillizzare la popolazione mondiale. Si raccomanda comunque di non abbassare l’attenzione e rimanere sempre concentrati su di un virus che ancora non è stato capito fino in fondo.