Nuova influenza. Stabili le condizioni del bimbo ricoverato a Monza
01 Ottobre 2009
di redazione
Migliorano le condizioni del bambino di 4 mesi, nato prematuro e perciò affetto da insufficienza respiratoria, ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza e risultato positivo al virus A/H1N1. La prognosi rimane riservata ma i sanitari della struttura lombarda mostrano ottimismo. "Permane in assistenza respiratoria con ventilazione meccanica – si legge in una nota della direzione dell’ospedale – la terapia farmacologica è invariata e prosegue il monitoraggio virologico, secondo quanto concordato con infettivologi e Istituto di Virologia".
Nel frattempo il ministero della Salute ieri ha emanato un’ordinanza che individua nel dettaglio le categorie di persone a cui è offerta la vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A/H1N1 (dal personale sanitario ai bambini), specificando che il vaccino per l’influenza A potrà essere somministrato assieme a quello dell’influenza stagionale ma su arti differenti, e una circolare sui casi gravi da inviare alle Regioni.
Il viceministro della Salute Fazio ai microfoni de "La telefonata" di Maurizio Belpietro su Canale 5 ha ammonito la popolazione sul fatto che le farmacie non avranno a disposizione il vaccino, probabilmente disponibile a partire dal 15 ottobre. "Spetterà alle singole Regioni decidere se saranno i medici di medicina generale o i dipartimenti di sanità pubblica o entrambi fare le vaccinazioni", ha detto Fazio aggiungendo che "la decisione di come vaccinare, a parte le linee-guida che noi abbiamo inviato, è delle singole Regioni che hanno l’autonomia dal punto di vista della gestione sanitaria".
Fazio ha poi ribadito che le vaccinazioni inizieranno "verosimilmente dal 15 ottobre" e che comunque "non c’è da preoccuparsi per questa influenza se uno non ha delle situazioni a rischio, perché anche per queste situazioni gravi di giovani che possono avere problemi c’è un progetto". E aggiunge: "Abbiamo inviato ieri una circolare alle Regioni proprio per la gestione delle polmonite primarie quindi ribadiamo che non c’è alcun motivo di allarmarsi per questa influenza in quanto abbiamo la situazione sotto controllo".
Riferendosi al caso del neonato di Monza ha concluso spiegando che "i bambini non sono i soggetti più a rischio. I soggetti più a rischio sono di tutte le età con gravi malattie croniche come diabete, ipertensione, gravi malattie polmonari, asma, malattie cardiovascolari. Sono soggetti per così dire malandati per cui basta una qualsiasi infezione virale a creare un tracollo".