Nuova legge sull’Industria per aumentare responsabilità e obiettivi

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Nuova legge sull’Industria per aumentare responsabilità e obiettivi

31 Luglio 2012

Risorse per 130 milioni di euro. Destinazione? Soprattutto le aree di crisi. E’ la cornice della nuova legge regionale sull’industria che contiene al suo interno un quadro decisamente variopinto e destinata a modificare in maniera importante il sistema economico regionale.

Non a caso in molti, tra gli addetti ai lavori, hanno parlato di un atto politico di grande spessore, anzi forse proprio di quello più importante degli ultimi anni. I contenuti, annunciati ed anticipati la scorsa settimana, sono stati presentati minuziosamente ieri, nel corso di una conferenza stampa appositamente convocata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, e dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Alfredo Castiglione. ‘Il nostro governo regionale ancora una volta fornisce un segnale importante – ha sottolienato Chiodi -. E’ il segnale che l’Abruzzo fa il suo dovere con serietà, abnegazione ed attenzione. La legge approvata è l’ulteriore mattone solido posto sulle fondamenta di un nuovo Abruzzo proiettato nel migliore dei modi alle sfide del futuro”.

Ma perché tanta attenzione su questa legge? Soprattutto, per un motivo. E a spiegarlo è sempre il presidente Chiodi: “Perla dimostrata volontà di definire un sistema, non più emergenziale, che garantisca stabilità, consolidamento e rafforzamento della nuova geografia economico-industriale della regione”. Il che significa stabilire i rapporti tra i diversi attori regionali dello sviluppo economico, individuando ruoli, responsabilità, finalità dei soggetti che sono destinatari delle risorse. E quindi, ad essere finanziati non saranno più capannoni, ma ricerca e sviluppo e si punterà a dare vita a forme aggregative di imprese realmente efficaci e competitive, specie alla prova dei mercati internazionali.

Un’ossatura, dunque, come ha aggiunto l’assessore Castiglione, “che permette dignità normativa a provvedimenti emanati in passato, come il finanziamento già avvenuto dei poli di innovazione e come il finanziamento già avvenuto dei Poli d’Innovazione e come le misure finanziarie attivate per la ricerca e l’innovazione fornendo al contempo dignità normativa a strumenti di politica industriale che altrimenti non possono essere finanziati. In tal senso non posso essere d’accordo sulle dichiarazioni circa il fatto che una Legge che non ha risorse non è in grado di creare sviluppo".

Vale al pena di snocciolare qualche cifra, per scoprire che attraverso questo provvedimento si potranno finanziare per 25 milioni di euro i contratti di sviluppo tra nazionali e locali. E ancora, che l’Abruzzo è l’unica Regione che ha previsto un apposito stanziamento di sviluppo locale. Le Reti d’Impresa, poi, trovano copertura finanziaria dai prossimi Bandi ABRUZZO 2015 per circa 9milioni di euro e 3,5milioni di euro dai FAS. I poli di Innovazione, invece, (otto in tutto) sono stati già finanziati con POR FESR per 10 milioni di euro e sono già operativi. A ciò si aggiunge la formazione di altri 5 Poli di innovazione, con uno stanziamento previsto di 4 milioni di euro. I processi di Ricerca e di Servizi sono stati già coperti da un bando POR FESR per 16 milioni di euro, “bandi – precisa Castiglione – definiti da tempo”. Mentre di prossima uscita ci sono circa 4 milioni di euro per Ricerche o Servizi per i nuovi 5 Poli costituendi. Le norme previste nella Legge, consentono di utilizzare non appena verranno liberate dal MEF e da Cassa Depositi e Prestiti, anche le somme previste dal Fondo Rotativo per gli Investimenti e la Ricerca (FRI), ben 47 milioni di euro, “verso azioni che solo se legiferate possono essere oggetto di finanziamento anche attraverso l’utilizzo della contrattazione collettiva”.

Come già accennato, tutte le provvidenze legate allo sviluppo previste nei FAS come per gli altri strumenti finanziari a disposizione, prevedono la destinazione di risorse nell’ambito delle aree di crisi. A condizioni ben precise, però: esprimere una progettualità chiara e condivisa in termini di programmazione degli interventi finanziabili. "Il nostro governo regionale – ha spiegato Chiodi – ancora una volta fornisce un segnale importante. E’ il segnale che l’Abruzzo fa il suo dovere con serietà, abnegazione ed attenzione. La Legge approvata è l’ulteriore mattone solido posto sulle fondamenta di un nuovo Abruzzo proiettato nel migliore dei modi alle sfide del futuro".

Una legge che non lascia fuori davvero nessuno, visto che tra le sue pieghe trovano ampia dignità normativa le PMI e le Associazioni di categoria che potranno essere autori in prima persona anche per la presentazione di Accordi di programma. Con un primato: per la prima volta e per di più anche per primi in Italia è stata prevista la Regolamentazione negoziata ed una piattaforma di raccordo dei poli di Innovazione e una attenzione particolare ai processi di Internazionalizzazione.