Come si fa a non essere d’ accordo con Giovanni Toti, Governatore della Liguria, quando saluta con affetto i tre piccoli nati nella sua Regione all’alba del 2021, definendo Greta, Louis e Morena “i primi liguri nati nel 2021”?
Se è possibile siamo ancora più d’accordo con lui quando, replicando agli insulti, ribadisce che “Una bambina che viene al mondo è una benedizione e va accolta come tale, senza polemiche inutili e dannose a qualsiasi dibattito democratico”.
Altra cosa naturalmente è il diritto ad acquisire la cittadinanza italiana con una legislazione che respinga sia i rigurgiti razzisti sia i proclami ideologici sullo ius soli, come ha subito fatto una certa sinistra cercando di strumentalizzare le dichiarazioni di Toti.
Innanzitutto va riconfermato che a legislazione vigente ogni bambino che nasce in Italia ha parità di diritti per quanto concerne la assistenza sanitaria, la frequenza della scuola materna ecc.
Il vero primo problema si pone a sei anni, quando comincia il ciclo della scuola dell’obbligo, quando bambini cresciuti assieme con la stessa lingua e magari lo stesso dialetto constatano una loro differenza di status.
Secondo una nostra proposta, depositata a suo tempo in Parlamento, il bambino nato da genitori non italiani può accedere alla cittadinanza subito (senza attendere i 18 anni) a condizione che i genitori vivessero legalmente in Italia al momento della nascita, che il bambino abbia vissuto in Italia e che ci sia una richiesta di diventare cittadino italiano.
I tre limiti hanno motivazioni evidenti: il primo per evitare una corsa a partorire in Italia, il secondo per evitare che diventi italiano chi dell’Italia non sa nulla (magari perchè trasferito dai nonni nel paese di origine dopo il parto), il terzo perchè la cittadinanza italiana non può essere un obbligo ma una scelta condivisa.
Ma giustamente Toti non si è soffermato su questi aspetti de iure condendo.
Ha salutato i nuovi nati e tenuto il punto con uno splendida precisazione “Nel paese con il tasso di natalità più basso del mondo, una nuova creatura è un fatto positivo, quale che sia la sua nazionalità ed il colore della pelle”.
Bravo Toti!