Nuovo Senato approda in aula, sull’Italicum si apre battaglia per preferenze
12 Luglio 2014
di redazione
La riforma del Nuovo Senato e’ attesa alla prova dell’aula ma già si discute nuovamente di Italicum. Perché se e’ vero che Renzi ha ottenuto un risultato con la conclusione dei lavori in commissione costituzionale, sia nel Pd che in Forza Italia e’ ancora viva la fronda dei senatori dissidenti. Berlusconi continua a richiamare all’ordine e ai patti i suoi, ma da Minzolini a Chiti chi sarà veramente pronto a rompere in aula con il proprio partito? Potrebbero esserci comunque delle modifiche in aula sulla eliminazione del voto del Senato sulla legge di stabilità, sulla riduzione del numero deputati, su un numero maggiori di «grandi elettori» per la elezione del Capo dello Stato, sulla immunità parlamentare de-potenziata. Ma la battaglia si sposterà molto presto sulla riforma della legge elettorale. Qui un ampio fronte di forze sia nella maggioranza che nella opposizione conducono una battaglia alternativa ad alcuni punti dell’Italicum uscito dall’accordo del Nazareno: sulle soglie di sbarramento come pure sul voto di preferenza. Per esempio, ma non solo, il. Nuovo Centrodestra. Sulle preferenze, in realtà, rischia di restare l’unico partito che non le vuole a prescindere.