Obama cerca un pilota per Caracas: c’è Sean Penn
21 Novembre 2010
di redazione
E’ un Obama in vena di scherzare quello che sull’Air Force One, di ritorno dal Vertice di Lisbona, dice ai giornalisti che quasi quasi si può fare una visitina al compagno Chavez. A quanto pare il Presidente degli Usa proprio non vuol tornare a casa per sorbirsi il Congresso e preferisce continuare a girare il mondo.
Forse, insinua la bloggettara Michelle Malkin, Obama voleva restituire a Chavez il libro che quest’ultimo gli regalò durante il fatidico incontro nel 2009, finito in un tripudio di flash fotografici, abbracci e strette di mano. Un volume del giornalista Galeano che affronta il tema della rapina yankee ai danni del continente sudamericano, tra i più venduti su Amazon.
Anche a Chavez piace scherzare sul suo rapporto con Obama, come quando disse che lui e Castro, socialisticamente parlando, sono più conservatori del Presidente Usa, pronto al bailout pur di salvare Wall Street e la General Motors. Come dire, sembra proprio che rispetto a Bush ci sia una relazione speciale fra gli Usa e il Venezuela, una sorta di riconoscimento indiretto della rivoluzione bolivarista.
E proprio perché vogliamo stare allo scherzo, ci sentiamo di consigliare a Obama il nome del pilota che il Presidente avrebbe potuto usare per la trasvolata dell’AF1 verso Caracas. Un personaggio pubblico che non fa mistero del suo antiamericanismo.
L’attore Sean Penn, convinto che bisogna mandare in galera i giornalisti americani che descrivono Chavez come un dittatore. Lui però non sta scherzando.