Obama e l’intervento russo in Crimea: addio contenimento
01 Marzo 2014
Il presidente americano Barack Obama ha detto che un intervento militare russo in Ucraina avrebbe un costo. Ha spiegato che ci saranno profondi effetti destabilizzanti da eventuali minacce alla integrità nazionale ucraina, sottolineando che ci sono "relazioni storiche" tra Kiev e Mosca. Ma secondo Cnn, ufficiali americani hanno definito l’incursione dei parà russi "un arrivo non contestato", non un’invasione: è una "distinzione chiave".
L’ex leader dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, rispunta a Rostov, in Russia e, parlando in russo, dice che il presidente è ancora con lui, che l’Ucraina deve restare unita, che Mosca può "agire" senza invadere il suo Paese. Con Putin, "solo una telefonata". Una e buona, visti i duemila paracadutisti russi inviati in Crimea, l’occupazione manu militari degli aeroporti, l’allerta che ormai va avanti da settimane nella fortezza navale del Cremlino a Sebastopoli.
L’Ucraina si ribella al neoimperialismo russo e sappiamo in che modo Obama ha favorito e vuole continuare a favorire la democratizzazione dell’ex blocco sovietico piuttosto che del mondo arabo: la democrazia deve germogliare da sola nei Paesi che si ribellano, senza interventi esterni. La potremmo definire la politica del buco nero: il ritiro dall’Iraq abbandonato all’egemonia iraniana, idem per la Siria, adesso l’Ucraina (prima c’è stata la Georgia). In passato perlomeno gli Usa usavano il contenimento, se proprio non vogliamo esportarla, la democrazia. Adesso dobbiamo accontentarci del soft power.
15 miliardi di dollari: è la cifra che serve a Kiev per evitare il default economico. La Russia di Putin, con le minacce dei tagli all’export ucraino di cibo verso Mosca e del rubinetto del gas sempre sul punto di essere chiuso, ha fatto la sua mossa. I parà in Crimea sono la ciliegina sulla torta. Sappiamo bene che da Obama non ci si può aspettare l’invio di un contingente navale nel Mar Nero, cioè un po’ di sana deterrenza. Possibile però che Usa ed Europa, con tutto il Pil che hanno a disposizione, non riescano a impegnarsi neanche per sostenere il nuovo Governo di Kiev? Putin lui sì che sa cosa fare.