Obama parla agli arabi per dire che Al Qaeda è in bancarotta
28 Gennaio 2009
di R.S.
Il presidente ha rilasciato la sua prima intervita al canale satellitare saudita Al Arabiya. Rivolgendosi ai popoli arabi e musulmani ha detto che “gli americani non sono vostri nemici”. Gli Usa infatti stanno combattendo Al Qaeda che è l’affossatrice del mondo islamico. Stesso registro di Bush, dunque: noi non stiamo combattendo l’Islam.
Obama ne aveva già parlato durante il discorso di insediamento quando disse ai terroristi “vi sopravviveremo”. Si riferiva all’America, alle democrazie liberali e alla civiltà occidentale. A tutti i popoli che combattono per la vita, il progresso e lo sviluppo sociale, contro le culture assolutiste della morte come quella propagandata da Bin Laden e i suoi seguaci.
“Sono nervosi – ha detto Obama ad Al Arabiya – qualcosa mi dice che le loro idee stanno andando in bancarotta”. Lo dimostrerebbero gli ultimi video diffusi dal network terrorista che hanno dipinto Obama come “un cameriere negro dei bianchi”. Una definizione razzista che indica il disorientamento di Al Qaeda di fronte a questo strano nemico che, dal colore della pelle alle origini paterne, impedisce la diffusione di quella visione persecutoria del rapporto tra Islam e Occidente andata in onda negli ultimi 15 anni.
Con Obama alla Casa Bianca, insomma, gli Usa somigliano poco allo stereotipo del “nemico oppressore” caro a Bin Laden. Secondo il presidente: “I terroristi non hanno fatto niente per cui un bambino musulmano, oggi, può ritrovarsi ad avere un’educazione o una assistenza sanitaria migliore”. Il sistema Al Qaida non funziona, il Califfato è un fallimento, ed è per questo che sarà sconfitto. Alla lunga avremo la meglio e anche il mondo islamico sarà finalmente liberato dai suoi oppressori.