Obama sa che Al Qaeda punta agli Usa e l’FBI sventa un altro attentato

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Obama sa che Al Qaeda punta agli Usa e l’FBI sventa un altro attentato

21 Maggio 2009

Nel giorno in cui fa di nuovo i conti con Guantanamo e l’eredità di Bush, Obama dice agli americani che Al Qaeda potrebbe colpire per la seconda volta gli Stati Uniti, ricordando che il Paese è in guerra. “Sappiamo che esiste questa minaccia – ha detto il presidente – e che sarà con noi per lungo tempo”.

La Casa Bianca non ha fornito altre informazioni sui piani che la Rete di Bin Laden starebbe attivando per attaccare gli Usa, puntando invece a ripetere che – a otto anni di distanza dal più sanguinoso attacco che l’America abbia mai dovuto subire sul proprio territorio – la guerra potrà essere vinta solo rispettando i valori e la Costituzione.

“Non saremo mai al sicuro se affronteremo il tema della sicurezza nazionale come un cuneo che divide l’America”, ha detto il presidente rivolgendosi all’opposizione repubblicana. “La sicurezza nazionale dovrebbe essere una causa che ci unisce come un solo popolo, un’unica nazione”.

Il discorso di Washington è arrivato quasi contemporaneamente con la notizia dell’arresto di quattro musulmani convertiti nelle prigioni Usa. Pensavano di far saltare in aria una sinagoga di New York oltre che a sparare qualche Stinger contro obiettivi della Difesa americana.

Uno di loro sarebbe collegato al gruppo “Jaish-e-Mohammad” nato in Pakistan nel 2000. Va ricordato che durante il suo recente incontro con il premier inglese Gordon Brown, Obama aveva detto che Al Qaeda potrebbe organizzare attacchi contro gli Usa proprio dalle sue basi sulle montagne pakistane.

L’FBI ha infiltrato il gruppo newyorkese grazie a un informatore, passandogli esplosivi (inerti) e facendogli credere di essere entrati in possesso di due missili Stinger (falsi). L’indagine è durata un anno e al momento giusto l’FBI è intervenuta per arrestarli.

Non è la prima volta che New York rischia di essere colpita dopo l’11 Settembre. Fino ad ora sono stati presi di mira l’aeroporto John F. Kennedy, la metropolitana di Manhattan e il Ponte di Brooklyn. Lo scorso dicembre era stato sventato un piano organizzato da tre ex-jugoslavi contro i soldati di Fort Dix.

L’FBI ha comunque smentito che gli arresti di oggi siano legati ad una cellula di Al Qaeda. I 4 convertiti si erano fomentati da soli, sognando di trasformarsi da criminali comuni in martiri del Jihad. Uno del gruppo, un 53enne di Brooklyn, aveva 27 arresti alle spalle. “Il tentativo di attaccare la nostra libertà – ha commentato il sindaco Bloomberg – dimostra che le minacce alla sicurezza interna e contro New York sono purtroppo tristemente reali”.