Obama si rifiuta di andare in pensione e chiede al Congresso di salvare la sua Obamacare
08 Maggio 2017
di Redazione
Barack Obama non sembra dimostrare alcuna intenzione di ritirarsi dalla scena politica come fece Bush dopo i due mandati. Al contrario, si muove e parla come l’unico leader dell’opposizione. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha, infatti, da poco incassato l’approvazione della Camera dei rappresentanti alla riforma della sanità, e, in attesa del vaglio del Senato, Obama si è appellato al “coraggio politico” del Congresso per salvarla “oltre i dogmi di partito”.
Non riesce a proprio digerire il fatto che la sua fallimentare riforma possa essere licenziata. Nel discorso tenuto a Boston, dopo aver ricevuto il “Profiles in Courage Award”, riportato dai media Usa, l’ex presidente americano ha così sollecitato i parlamentari a “sostenere i vulnerabili, i malati e gli infermi”, auspicando che comprendano che “coraggio non vuol dire sempre fare quello è utile politicamente, ma quello che ritengono giusto nel profondo dei loro cuori”.
In ballo, tra le altre cose, c’è anche il taglio dei finanziamenti pubblici al fornitore di servizi abortivi Planned Parenthood: un taglio a lungo promosso dal partito Repubblicano e previsto dal disegno di legge approvato dalla Camera, ma decisamente indigesto ai democratici. Ieri il segretario alla salute e ai diritti umani, Tom Price, ha preso le difese del disegno di legge durante una intervista all’emittente Cbo, sostenendo in particolare la decisione di de-finanziare il programma federale Medicaid, assegnando invece i fondi corrispondenti – ben 880 milioni di dollari – ai singoli Stati.