Occupazione in calo, scontro Obama-McCain sull’ economia

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Occupazione in calo, scontro Obama-McCain sull’ economia

Occupazione in calo, scontro Obama-McCain sull’ economia

02 Agosto 2008

Complici i dati poco confortanti arrivati dal fronte dell’occupazione americana, – in luglio sono andate in fumo 51.000 assunzioni e il tasso di disoccupazione è salito al 5,7%, – l’economia è tornata prepotentemente al centro della discussione politica in vista del voto di novembre. Non sorprende tuttavia che le soluzioni offerte dal repubblicano John McCain e dal suo giovane rivale dell’Illinois Barack Obama siano state diametralmente diverse.

Cifre alla mano, il democratico ha proposto un secondo piano di incentivi all’economia, dopo quello da oltre 160 miliardi di dollari voluto dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush. L’ipotesi di Obama, per il momento esclusa dalla Casa Bianca, accorderebbe alle famiglie americane 1.000 dollari ognuna già in autunno. "Sarebbe sufficiente per bilanciare l’incremento dei prezzi del carburante e in vista dell’aumento dei costi per il riscaldamento in inverno", ha detto il senatore dell’Illinois.

McCain, dal canto suo, se da una parte continua ad attaccare il rivale – "se c’è una cosa in cui è bravo è parlare, ma le sue idee non sono buone quanto la retorica", – ha sottolineato che "il calo dell’occupazione è solo l’ultimo segnale delle difficoltà che il paese deve affrontare", attaccando Obama sulla questione delle tasse. "Non credo che alzare le tasse sia la risposta ai problemi economici del Paese, non c’è modo più certo di mettere sotto pressione il mercato del lavoro, piuttosto che alzare le tasse sulle aziende", ha detto il senatore dell’Arizona.