Ocse: il Pil dell’Italia cresce poco rispetto a media Ue

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Ocse: il Pil dell’Italia cresce poco rispetto a media Ue

06 Maggio 2014

Secondo l’ultimo Economic Outlook dell’Ocse, l’Italia resta un Paese "ancora vulnerabile a potenziali scossoni" dei mercati e bisogna proseguire in una politica che tenga sotto controllo i conti pubblici e riduca la spesa. Secondo l’Ocse il Pil dell’Italia crescerà dello 0,5 per cento nel 2014 e dell’1,1% nel 2015, grazie ad una maggiore fiducia nei consumi anche determinata dai "moderati" tagli alle tasse e da una piccola e graduale ripresa nel credito bancario. Il debito, secondo l’Ocse, non scenderà prima del 2016, mentre la disoccupazione dovrebbe iniziare a scendere solo dal 2015 (12,2%) rispetto all’anno in corso (12,8%). Scenderà invece il rapporto deficit/Pil, dal 2,8% del 2013 al 2,7% del 2014 al 2,1% del 2015. Sempre secondo l’outlook dell’Ocse, una soluzione per stimolare gli investimenti dovrebbe essere portare avanti il piano di pagamento del debito della pubblica amministrazione, soprattutto verso le piccole e medie imprese. Va detto che tra 2014 e 2015 la crescita del Pil in Italia sarà molto inferiore alla media europea, prevista dall’Ocse intorno al +2,2% nel 2014 e al +2,8 per cento, mentre la media europea sulla disoccupazione si attesterà tra l’11,7 per cento del 2014 e l’11,4 per cento del 2015.