Oggi al Circo Massimo il PD di Veltroni
25 Ottobre 2008
di redazione
Archiviata la stagione del dialogo con la maggioranza, abbandonata da tempo la diplomatica formula elettorale del "leader dello schieramento a noi avverso", Veltroni torna a personalizzare e attacca il premier, che alla disponibilità del Pd a collaborare sulla crisi finanziaria ha risposto "me ne frego poi naturalmente l’ha smentito. Berlusconi – dice – ha detto che con noi non si può dialogare, ma lo dice da mesi. Per dialogare bisogna essere in due e da parte sua non c’è alcuna intenzione".
La manifestazione sarà "quella di un’opposizione serena – spiega il segretario del Pd in una intervista radiofonica – che non divide il Paese, di un’opposizione sempre più forte e netta, ma con l’obiettivo di servire l’Italia e di essere di aiuto al Paese". Una manifestazione "pensata mesi fa immaginando che in autunno, visti i provvedimenti del Governo, bisognasse affrontare alcune grandi questioni del Paese come il costo della vita, salari e pensioni ferme, il precariato, aggravate dalla vicenda della scuola che ha un carattere preoccupante".
Più volte Veltroni ha ricordato in questi giorni che "nessun partito" ha mai osato fare una manifestazione al Circo Massimo: per il Pd si tratta di uno sforzo organizzativo enorme, il funzionamento dei cortei e del palco sarà garantito da 4500 volontari. La tensione è alta, Veltroni si è recato questo pomeriggio in piazza per verificare di persona che tutto fosse in ordine. Diretta tv garantita per tutta la giornata su YouDem, dirette anche su Raitre, Sky e La7.
I cortei che confluiranno al Circo Massimo saranno due, uno da piazza della Repubblica uno dalla stazione Ostiense, in apertura sugli striscioni che guideranno i manifestanti saranno le parole di Vittorio Foa, ‘Pensare agli altri oltre che a se stessi, al futuro oltre che al presente’ e di Leopoldo Elia ‘Abbiamo il dovere morale di mantenere in vita tutte le libertà conquistate, per i nostri figli e i nostri nipoti, di conservarle, valorizzarle e difenderle’. A parlare dal palco prima di Veltroni ci saranno "un agente di polizia, un precario, un operaio, un ragazzo immigrato di Casal di Principe. Insomma, tante testimonianze della società italiana – spiega il leader del Pd – che racconta il suo disagio e che vuol vedere crescere il Paese". Il segretario del Pd si aspetta di vedere domani in piazza "persone moderate stanche di sentire promesse non mantenute, come quella di abbassare le tasse", e anche "genitori, insegnanti e studenti che chiedono solamente una scuola nuova che funzioni meglio". Per Veltroni sarà "importante lo stato d’animo: quello di un’opposizione determinata e decisa ma con uno sguardo fiducioso".
Per il Pd è una prova di forza nei confronti del governo, ma anche nei confronti delle opposizioni: a sottolineare la centralità del Pd, Veltroni ricorda che in piazza "ci saranno i socialisti, i verdi, Di Pietro e l’Udc che raccoglierà le firme". L’Udc smentisce, ma il senso è chiaro: il futuro dell’opposizione è sotto l’ombrello dei democratici.
fonte: APCOM