Oggi l’Himalaya parla Italiano

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Oggi l’Himalaya parla Italiano

17 Ottobre 2016

L’uomo scala la vetta da solo, ma la bandiera che pianta è quella del suo paese, diceva la Thatcher. Oggi, sul monte più alto del Mondo, sventola la bandiera Italiana. Il nostro tricolore, così spesso dileggiato ed umiliato, ha trovato una inattesa riscossa sportiva grazie ad un atleta straordinario. Un uomo fuori dal comune per molti sensi, Eumir Martinelli, che ha inteso onorare la divisa della Polizia che porta con questo record. Un aspetto notevole è che ci è arrivato senza bombole. Non è un dettaglio secondario. Le bombole concorrono ad inquinare un ambiente che dovrebbe rimanere immacolato.

Sono anche dei fondamentali supporti. Spesso, la differenza tra vivere e morire. Sono, quindi, la frontiera del coraggio. Dell’uomo contro il mondo. Della volontà contro il rischio. Dello sportivo che beffa la morte. E questo è avvenuto alle 13,15 del 30 Settembre, pur con il vento e gli elementi contrari, un poliziotto, un atleta ed un Italiano ha piantato la bandiera sulla sommità del Cho Oyu, la Montagna più alta del mondo. Godiamoci queste altezze, per un momento. Con le sterili polemiche perse nelle nuove che, per una volta soltanto, si trovano sotto i piedi e non incombono sulla testa.

Eumir Martinelli ha raggiunto la sommità del Cho Oyu a 8021 metri. Un poliziotto sulla vetta del mondo. L’agente Eumir Martinelli, senza ausilio di bombole di ossigeno, è riuscito a raggiungere la sommità della sesta vetta più alta del mondo, il monte Cho Oyu (8201 metri), insieme ad una spedizione himalayana. La Polizia ha salutato questa vittoria attraverso l’account Facebook. La sommità è stata raggiunta dal poliziotto alle ore 13.15 del 30 settembre nonostante le condizioni meteo avverse, i cambiamenti climatici e le bufere che si abbattevano all´improvviso sulla montagna. Martinelli, in forza presso il Commissariato di Bressanone (BZ), è l´unico italiano e poliziotto, in questa spedizione, durata dal 28 agosto all’8 ottobre, ad aver raggiunto la cima: oltre a lui, infatti, solo altri 4 alpinisti stranieri hanno ottenuto lo stesso risultato”.

“L’assistente capo aveva partecipato 6 anni fa ad un’altra spedizione sull’Himalaya– concludono alla Polizia – ma le condizioni psico-fisiche non gli avevano permesso di raggiungere la sospirata cima. Martinelli ha raggiunto il prestigioso obiettivo, grazie alla passione per la montagna ed ai molteplici servizi di polizia di sicurezza e soccorso alpino. Il suo amore per questo sport lo ha portato, inoltre, a far parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato dal 1997 al 1999, nella disciplina di sci alpino”.