Ogni ora che passa un cristiano viene perseguitato e ucciso nel mondo

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Ogni ora che passa un cristiano viene perseguitato e ucciso nel mondo

21 Aprile 2017

“Ogni ora un cristiano muore a causa della propria fede”. Il dato è raccapricciante. E a renderlo noto è stato l’Arcivescovo di Washington, il Cardinal Donald Wuerl, intervenuto ad un incontro promosso dal National Press Club che ha deciso di dedicare un focus alla persecuzione dei cristiani in occasione della presentazione di un rapporto elaborato in merito dall’Università di Notre Dame.

“I rapporti suggeriscono che circa 200 milioni di cristiani in tutto il mondo sono a rischio di violenza fisica, di arresti, di torture, persino di morte semplicemente perché vivono e praticano una fede che non è accettabile dai governanti di determinati paesi del globo” ha dichiarato Wuerl mostrando come il dato sulla morte di “un cristiano ogni ora” non sia uno spot ma un numero drammaticamente reale. Secondo i dati forniti dal Centro per gli Studi sulle nuove religioni (CESNUR), circa 9000 cristiani sono stati uccisi lo scorso anno in tutto il mondo per aver praticato la loro fede, il 20% in più rispetto al 2015. Tanto che il rapporto di Open Doors ha certificato che il cristianesimo è la religione più perseguitata al mondo.

Tuttavia, come ha precisato Wuerl, “le risposte cristiane alla persecuzione sono quasi sempre nonviolente e, con poche eccezioni, non comportano atti di terrorismo”. E, guarda caso, i cristiani oggi sono maggiormente perseguitati proprio in quei luoghi e in quei paesi “dove è nato il cristianesimo”. Ed è qui che Wuerl riserva una frecciatina all’amministrazione Obama che lo scorso anno ha riconosciuto i cristiani quali vittime di un vero e proprio genocidio ad opera dell’Isis, soprattutto in Siria e Iraq. Tuttavia, come ha sottolineato il cardinale, “per i cristiani nulla è cambiato dopo tale riconoscimento da parte dell’amministrazione Usa”.  

In ogni caso, statistiche a parte, una cosa è certa: la sofferenza causata a persone innocenti, compresi i cristiani, ovvero non responsabili dei conflitti in atto, ha raggiunto livelli disumani. Tanto che, se le istituzioni non faranno la loro parte, fra non molto, più che di genocidio si dovrà parlare di ecatombe.