Oim, 1.089 morti nel Mediterraneo nel 2017
27 Aprile 2017
Secondo l’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) la traversata tra il Nord Africa e l’Europa continua ad essere quella che miete più vittime al mondo per i migranti. Dall’inizio dell’anno, 1.089 migranti e rifugiati sono morti nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l’Europa via mare. Nello stesso periodo (1 gennaio-23 aprile 2017), un totale di 43.204 migranti e rifugiati sono entrati via mare in Europa, l’80% dei quali in Italia (36.851) ed il resto in Spagna e in Grecia. Mentre l’Eurostat ha reso noto che nel 2016 sono stati 710.400 il numero dei richiedenti asilo a cui i 28 Paesi dell’Ue hanno concesso protezione internazionale, più del doppio del 2015.
Numeri che arrivano mentre in Italia è durissimo il dibattito e lo scambio di accuse sul ruolo delle navi delle ong che operano nel Mediterraneo e sulla presunta collusione di alcune organizzazioni con i trafficanti di uomini in Libia. Eugenio Ambrosi, direttore generale dell’Oim per l’Europa, è entrato nel merito della questione, affermando di non essere a conoscenza di “casi comprovati di collusione” tra trafficanti e operatori umanitari.
Tuttavia, ha specificato il direttore “non possiamo essere ingenui”. Oggi le “navi di soccorso di Ong” operano “vicino alle acque libiche”. E questo, sottolinea il presidente di Oim Europa, “può essere sfruttato dai trafficanti. Non costituisce una collusione deliberata, ma richiama l’attenzione sulla necessità di definire meglio il ruolo e le regole delle ong e le risorse dell’Ue per l’obiettivo principale di garantire che nessuno muoia in mare”.
Ma ciò che è certo è che se le istituzioni europee non si assumono la responsabilità di venire incontro ai paesi dove l’immigrazione è una vera e propria emergenza sociale, umanitaria e anche politica, e di fare chiarezza su ciò che accade sulle rotte migratorie, i numeri dei migranti deceduti saranno in costante aumento.