Olivetti, De Benedetti: condannato a 5 anni e 2 mesi. “Farò ricorso”
18 Luglio 2016
Nel novembre 2013 la Procura di Ivrea apre un’inchiesta in seguito alle morti, avvenute tra il 2008 e il 2013, di alcuni ex operai degli stabilimenti Olivetti, deceduti per mesotelioma pleurico. Nel settembre 2014 Settembre 2014 – Si conclude l’indagine preliminare. Gli indagati sono 39. Le accuse, a vario titolo, sono omicidio colposo e lesioni. Nel dicembre dello stesso anno la procura di Ivrea firma le richieste di rinvio a giudizio per 33 dei 39 indagati. Per Carlo e Franco De Benedetti e Corrado Passera l’accusa è omicidio colposo in concorso.
E’ l’aprile 2015 quando la difesa di Camillo Olivetti, fra gli indagati, avanza un’istanza di ricusazione nei confronti del gup Alessandro Scialabba. Ad ottobre 2015 le persone rinviate a giudizio sono 17 e nel gruppo figurano anche Carlo e Franco De Bendetti, i figli Rodolfo e Marco, Corrado Passera e Roberto Colaninno. Il gup Cecilia Marino proscioglie chi ha ricoperto il ruolo di consigliere di amministrazione, rinviando invece presidenti, amministratori delegati e dirigenti dell’azienda piemontese.
E’ giugno 2016 quando i pubblici ministeri Longo e Traverso chiedono 15 condanne e due assoluzioni. Per Carlo De Benedetti la pena richiesta èdi 6 anni e 8 mesi, 6 anni e 4 mesi per suo fratello Franco, 3 anni e 6 mesi per Passera. In totale i risarcimenti richiesti ammontano a circa 6 milioni di euro.
Tre anni dopo arriva la sentenza che condanna Carlo De Benedetti e suo fratello Franco a cinque anni di carcere e 23 mesi a Corrado Passera: un anno e mezzo in meno di quanto avevano chiesto per lui i pm Laura Longo e Francesca Traverso, ma comunque una stangata.
A inchiodare De Benedetti, il lungo periodo trascorso alla testa del gruppo di Ivrea: diciott’anni, come amministratore delegato e presidente. Un lasso di tempo che gli avrebbe consentito di intervenire efficacemente.
Il magistrato Laura Longo ha commentato così: “La soddisfazione in questi casi è relativa perché si è di fronte all’ennesima tragedia dell’amianto“. Queste erano morti che si potevano e si dovevano evitare”.
De Benedetti non si è abbandonato a lunghe considerazioni, invece: “Sono stupito e molto amareggiato per la decisione del Tribunale di Ivrea di accogliere le richieste manifestamente infondate dell’accusa. Sono stato condannato per reati che non ho commesso“. E annuncia un ricorso “fiducioso della totale estraneità rispetto ad accuse tanto infamanti quanto del tutto inconsistenti. Sono stato condannato per reati che non ho commesso”.