Omicidio a Como ma il cadavere non si trova
02 Febbraio 2010
di redazione
Il titolare di un’armeria di Como è in stato di fermo da questa mattina per omicidio volontario, con l’accusa di aver ucciso un socio in affari. Il provvedimento è scattato dopo che la convivente del socio durante la notte ne aveva denunciato la scomparsa.
Le ricerche hanno condotto la polizia nell’armeria, dove questa mattina è scattato il fermo del titolare quale indiziato di delitto. Attualmente l’imprenditore è in questura in attesa dell’interrogatorio della squadra mobile e del magistrato di turno. L’omicidio è stato commesso ieri sera nel retro dell’armeria Arrighi di via Garibaldi, nel centro storico di Como. La vittima, della quale non è ancora stato trovato il corpo, é un altro imprenditore comasco, Giacomo Brambilla, 43 anni, titolare di vari distributori di benzina Shell della zona.
Secondo quanto si è potuto apprendere finora i due, che erano in rapporti di affari, avrebbero avuto una discussione, sino al tragico epilogo: Alberto Arrighi, 40 anni, avrebbe ucciso Brambilla a colpi di pistola, utilizzando un’arma che la polizia questa mattina ha rinvenuto nella vetrina dell’armeria, sembra su indicazione dello stesso Arrighi. Da qui il fermo per omicidio volontario. Il corpo della vittima non è ancora stato trovato.