Omicidio Ilaria Alpi resta senza colpevole
19 Ottobre 2016
L‘omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin resta senza colpevole. Dopo 22 anni dall’uccisione a Mogadiscio della giornalista del Tg3 e dell’operatore che lavorava con lei (il 20 marzo del 1994), la Corte d’appello di Perugia ha infatti assolto “per non avere commesso il fatto” l’unico condannato il somalo Hasci Omar Hassan. Omar Hassan, ai servizi sociali a Padova, aveva scontato oltre 16 dei 26 anni di detenzione ai quali era stato condannato.
A chiedere l’assoluzione di Omar Hassan e’ stato anche il sostituto procuratore generale Dario Razzi. “Se e’ vero che Hasci e’ stato condannato – ha detto il magistrato in requisitoria – dobbiamo anche avere il coraggio di ammettere che possa essere innocente. Analizzando le prove ne deriva un quadro bianco senza immagini, senza niente”. Il pg si e’ soffermato in particolare sulla “inattendibilita’” del teste Ahmed Ali Rage, detto Gelle, principale accusatore di Hassan, che pero’ ha poi ritrattato completamente la sua ricostruzione. In particolare Gelle ha sostenuto di non avere “detto a nessuno” che Hassan “faceva parte del commando”. Il “teste Gelle non esiste” ha detto oggi il pg Razzi.
Alla richiesta di assoluzione si sono associati i legali di parte civile Domenico D’Amati, per la famiglia Alpi, e Alfonso Stile, per la Rai. “Hassan non ha fatto nulla e non poteva fare nulla perche’ al momento dell’agguato era a 300 chilometri da Mogadiscio” ha detto uno dei suoi difensori, l’avvocato Duglas. Secondo il legale “l’obiettivo della giornalista in Somalia era di fare luce sul traffico d’armi e di rifiuti pericolosi”. “Grazie a Dio e’ finita” ha detto Hassan subito dopo la sentenza. “Ora – ha aggiunto – devo cercare la mia famiglia perche’ sono 19 anni che non la vedo”. “Mi hanno rovinato, mi hanno sequestrato, pero’ oggi sono stato liberato”.
“Abbiamo sempre detto che lui era un capro espiatorio e che lo avevano scelto apposta per darci un colpevole. Noi non avevamo bisogno di un colpevole ma vogliamo ‘il colpevole’, che ancora non abbiamo” ha detto Luciana Alpi.