Omicidio Meredith, l’ivoriano Rudy ancora in Germania

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Omicidio Meredith, l’ivoriano Rudy ancora in Germania

28 Novembre 2007

La consegna all’Italia del cittadino ivoriano Rudy Hermann Guede, sospettato per l’omicidio di Meredith a Perugia, non è ancora stata decisa.

il motivo è la mancanza di un documento italiano arrivato lunedì scorso e per ora tradotto solo a metà. Lo ha detto oggi a Coblenza il magistrato tedesco incaricato della vicenda.

“Io non ho mai parlato pubblicamente di date” ha detto il vice sostituto procuratore generale di Coblenza, Karl Rudolof Winkler, a proposito di voci riprese dalla stampa italiana sul possibile ritorno in Italia tra il 10 e il 15 dicembre.

Winkler ha detto che non appena sara’ tradotto il documento potra’ essere presa la decisione sulla consegna di Guede all’Italia e poi si trattera’ di vedere i tempi tecnici necessari agli italiani per andarlo a prendere.

Per stabilire l’ora e la causa della morte di Meredith Kercher non saranno necessari ulteriori esami sulla salma della ragazza: lo ha comunicato questa mattina, dopo aver sentito i periti, il giudice alle parti in causa.

La famiglia Kercher è stata subito informata della decisione e ora potrà procedere alla sepoltura, fino a questo momento sospesa per evitare di dover procedere a una possibile, e ora scongiurata, riesumazione.

Gli esperti incaricati dal gip di Perugia continueranno dunque a lavorare sui rilievi finora eseguiti per accertare l’ora esatta in cui è stata uccisa la giovane inglese, le modalità del delitto, l’eventuale violenza sessuale subita e se i coltelli sequestrati a Raffaele Sollecito siano o meno compatibili con l’arma del delitto.

Proprio per quanto riguarda lo studente pugliese, il pubblico ministero Giuliano Mignini ha fissato per il 6 dicembre il nuovo interrogatorio su richiesta dello stesso ragazzo che vuole chiarire alcuni punti delle dichiarazioni fin qui rese agli inquirenti.

Proprio domani, tra l’altro, i difensori di Sollecito presenteranno una memoria difensiva al tribunale del riesame in vista dell’udienza in programma il giorno successivo, venerdì. Un’udienza che arriva proprio mentre il quadro indiziario sembra complicarsi per Raffaele e per la sua ex fidanzata americana Amanda Knox: le tracce di dna che la scientifica ha trovato nel bagno della casa di via Sant’Antonio sembrerebbero confermare la presenza della ragazza in casa la sera dell’omicidio, mentre per il ragazzo pugliese i problemi sono relativi all’impronta di scarpa trovata accanto al corpo di Meredith, all’ormai famigerato coltello e alla controversa questione della connessione del suo computer a internet la notte fra il primo e il 2 novembre.