Omicidio Meredith, Lumumba in Procura: non c’entro nulla
04 Dicembre 2007
di redazione
Patrick Lumumba, il congolese indagato per l’omicidio di Meredith Kercher, è stato sentito nuovamente in Procura questa mattina.
Lumumba, fermato il 6 novembre scorso e poi scarcerato il 20 novembre, è arrivato alle 9.30 in Procura – per essere ascoltato dal pm Giuliano Mignini – accompagnato dagli avvocati Giuseppe Sereni e Carlo Pacelli.
“Insisteremo nella richiesta di archiviazione. Patrick la sua versione l’ha già fornita e sarà sempre quella, unica, chiara e cristallina”, ha detto ai giornalisti l’avvocato Sereni.
“E’ tutto chiaro”, ha commentato Lumumba entrando in Procura che poi ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
All’uscita dalla Procura, i legali del congolese hanno ribadito che il loro assistito continua a dichiararsi innocente e a respingere tutte le accuse nei suoi confronti. Gli avvocati hanno inoltre spiegato di aver chiesto nuovamente al sostituto procuratore che l’indagine a carico di Patrick venga archiviata.
Ieri, intanto, le autorità tedesche hanno accettato di estradare in Italia Rudy Hermann Guede, il 21enne ivoriano indagato per l’omicidio e attualmente detenuto in Germania.
Restano invece in carcere Raffaele Sollecito e la studentessa americana Amanda Knox. Per il pm Mignini, infatti, il pericolo di fuga e d’inquinamento delle prove sono concreti.
Secondo il pubblico ministero, la serata e la notte tra l’1 e il 2 novembre la coppia era in quella casa, dove avrebbe avuto un ruolo attivo ed avrebbe provato a cancellare le tracce dell’omicidio di Meredith, sgozzata e poi lasciata agonizzante sotto una coperta.