Omicidio Meredith. Pg Cassazione, confermare 16 anni a Rudy

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Omicidio Meredith. Pg Cassazione, confermare 16 anni a Rudy

16 Dicembre 2010

Devono essere confermati i 16 anni di reclusione inflitti a Rudy Guede dalla Corte d’Assise d’Appello di Perugia per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher uccisa nella notte tra il 1 e il 2 novembre del 2007 nell’abitazione di via della Pergola a Perugia. Lo ha chiesto il sostituto Procuratore generale della Cassazione, Antonio Gialanella, sollecitando ai giudici della I Sezione penale il rigetto del ricorso presentato dalla difesa dell’ivoriano.

In particolare la pubblica accusa di piazza Cavour, facendo a pezzi i motivi del ricorso della difesa di Guede, ha sostenuto che l’ivoriano "è corresponsabile dell’omicidio e ha concorso a pieno titolo alla uccisione di meredith Kercher".

A modo di vedere del Pg di Cassazione Antonio Gialanella, la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Perugia, che il 22 dicembre scorso aveva ridotto da 30 a 16 anni la pena inflitta a Guede, è sorretta da una "forte verità processuale". Inoltre "l’idea di un misterioso assassino piombato dal nulla come vorrebbe far credere Guede -ha detto il Pg di Cassazione- non regge proprio". Bocciata dalla Procura di Cassazione anche la tesi difensiva volta a sostenere che non ci sarebbe stata violenza sessuale sulla studentessa inglese.

"Ci sono cospicue tracce del Guede sul corpo della vittima", ha detto Gialanella sostenendo che il ricorso della difesa "precipita in critiche apodittiche". Insomma secondo la pubblica accusa di piazza Cavour la sentenza d’Appello è sorretta da "argomentazioni granitiche" che non lasciano spazio a «vuoti motivazionali». Da qui la richiesta di Gialanella di bocciare il ricorso. A questo punto la parola passerà ai difensori di Guede che ai giudici di Cassazione chiedono tra l’altro di pronunciarsi sulla "questione della violenza sessuale" che a loro modo di vedere "esisterebbe solo nella ricostruzione accusatoria ma non emergerebbe dalle perizie mediche". Rudy Guede è detenuto nel carcere di Viterbo e in primo grado è stato condannato con il rito abbreviato a 30 anni di reclusione. Pena ridotta in Appello a 16 anni in seguito alla concessione delle attenuanti generiche.