Omicidio Meredith, Rudy incastrato da una impronta
29 Novembre 2007
di redazione
L’ impronta insanguinata trovata accanto al cadavere di Meredith Kercher “può essere compatibile” con quella dell’ivoriano Rudy Hermann Guede.
La presenza di Rudy nella casa di Perugia in cui è stata uccisa la studentessa inglese il 1 novembre è confermata dagli accertamenti scientifici.
Lo sostengono gli avvocati di Raffaele Sollecito nella memoria consegnata al tribunale del riesame.
Nella sua memoria però, il pm Giuliano Mignini ha scritto che “si è verificato che il Guede indossa scarpe 45, mentre quella corrispondente alla scarpa di Sollecito si riferisce ad una scarpa avente n.42”.
Secondo i legali “non risulta da alcun atto di indagine che il numero di scarpe di Guede sia 45” e, invece, c’è un verbale di uno dei ragazzi che abita nella casa al piano di sotto a quella dove è stata uccisa Meredith, in cui il giovane sostiene che Rudy “aveva scarpe numero 43 non comuni”.
E’ verosimile, dunque, che l’ivoriano “indossi il 43 e va da se’ – scrivono gli avvocati – che il numero può essere compatibile con l’impronta in questione”.
Per gli investigatori quell’impronta è invece compatibile con le scarpe sequestrate al giovane barese: “dalle comparazioni eseguite le tracce prese in esame corrispondono con il disegno (marca e misura) della suola recante il marchio Nike oggetto della comparazione”, scrive nella relazione tecnica la polizia scientifica.