Omicidio Raciti, revocato l’arresto di Speziale
07 Dicembre 2007
di redazione
Il tgiovane ifoso catanese accusato dell’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, per il sostituto procuratore generale della Cassazione non deve tornare in carcere.
Il procuratore generale Oscar Cedrangolo ha chiesto alla prima sezione penale della Cassazione l’annullamento senza rinvio della decisione del Tribunale del riesame per i minorenni di Catania di ripristinare gli arresti in carcere per omicidio di volontario di Antonio Speziale, il 18enne accusato di avere ucciso il 2 febbraio scorso durante il derby Catania-Palermo l’ispettore di polizia Filippo Raciti.
L’indagato è agli arresti domiciliari in una comunità ma per un altro reato: aggressione aggravata per i disordini dello stesso giorno al Massimino.
L’ordine di arresto per omicidio fu emesso dal Gip Alessandra Chierego il 27 febbraio scorso.
E fu lo stesso giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni a revocarlo, il 28 maggio, dopo che i Ris di Parma, in sede di incidente probatorio, depositano una perizia sulla presunta arma del delitto, un sottolavello di lamierino.
La Procura per i minorenni di Catania impugnò la decisione del Gip e il Tribunale del riesame accolse il ricorso, ma l’ordinanza ripristinata non divenne esecutiva in attesa del ricorso presentato dallo studio legale Lipera in Cassazione, che è in corso di discussione oggi a Roma.