Omicidio Scazzi. Ritrovate numerose impronte sul cellulare di Sarah
14 Ottobre 2010
di redazione
Il cellulare di Sarah Scazzi, la giovane tarantina strozzata dallo zio reo confesso dell’omicidio, ritrovato il 28 settembre si trovava nel posto in cui Michele Misseri dice di averlo ritrovato da due, al massimo tre giorni. Questo è quanto emergerebbe dai primi risultati del Ris e per questo motivo, ancora una volta, le dichiarazioni dell’omicida coinciderebbero con gli elementi di riscontro rilevati dagli investigatori.
Da fonti investigative, inoltre, si apprende che sul telefonino di Sarah Scazzi ci sono diverse impronte, ma sempre secondo gli inquirenti questo non significa nulla, in quanto lo stesso apparecchio potrebbe essere stato usato da persone diverse anche prima della scomparsa di Sarah. Basti pensare che la sera prima della scomparsa di Sarah gli amici e anche la cugina Sabrina "messaggiavano" dal suo telefonino.
Ora gli inquirenti hanno chiesto di effettuare comunque ulteriori indagini sul telefonino proprio per capire a chi possano appartenere quelle impronte. Questi esami, potrebbero però aiutare a capire chi possa aver toccato il cellulare oltre a lei e a Michele Misseri che ha tenuto il cellulare con sé per 40 giorni. Intanto la mamma di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo ha detto di non voler avere rapporti con la famiglia che, almeno per adesso, non vuole avere rapporti con la famiglia Misseri.