Omofobia. Quagliariello: “Bene discussione partiti, ma è priorità?”
22 Luglio 2013
di redazione
Omofobia. Il ministro Gaetano Quagliariello interviene a margine della riunione odierna della Commissione per le Riforme, parlando, tra le altre cose, della proposta di revisione della Legge Mancino, che oggi è stata al centro dei lavori in Commissione Giustizia.
Dopo la "moratoria" sui temi etici chiesta ieri da alcuni esponenti di rilievo del Pdl, i relatori in Commissione hanno presentato un emendamento per ridurre a un solo articolo il testo base composto da quattro articoli e velocizzare quindi la discussione. Scelta che non ha convinto molti parlamentari.
Secondo Quagliariello, è un bene che dentro i partiti si sviluppi una discussione sulla omofobia, e la questione, aggiunge il ministro, verrà affrontata in modo "pacato e costruttivo" anche all’interno del Governo. Ma bisogna chiedersi, è il pensiero del ministro, se sia il momento giusto per legiferare su temi controversi, "andando incontro per forza di cose a maggioranze a geometria variabile", o sia più utile rinviare queste decisioni "dando priorità ad altri temi".
Effettivamente l’incarico a Letta poggiava su due fondamenta, la revisione della costituzione (forma dello stato e di governo, federalismo, legge elettorale, di quest’ultima si è parlato oggi durante la riunione dei "saggi") e l’agenda economica. Inerpicarsi su altri sentieri, molto stretti, caratterizzati da interpretazioni differenti da parte degli schieramenti, potrebbe avere conseguenze negative su Governo e maggioranza. Il Senatora Maurizio Sacconi (Pdl) le ha definite "laceranti".
Non è il momento di mostrare i muscoli in parlamento, se mai quello di dialogare e ascoltare le ragioni in campo, favorendo, ancor prima che nel Palazzo, all’interno della società, una seria condivisione di idee, esperienze, punti di vista. Senza trasformare i temi etici in strumenti ideologici per indebolire il Governo.