Ora su Facebook c’è chi propone di uccidere Berlusconi

Censure e misure di polizia contro siti o iniziative on-line ci sono estranee per natura, ma certe volte abbiamo l’impressione che si passi il limite. Su Facebook è apparso un gruppo intitolato: "Uccidiamo Berlusconi", e ci sembra ben al di là di ogni limite.

Il gruppo deve esistere da un bel pezzo, visto che ha 2368 membri e costituisce un vero playground di libera istigazione all’odio come raramente se ne erano viste in Italia. Questa è la dichiarazione di intenti del gruppo: 

NEL FRATTEMPO CHE CI VIENE IN MENTE UNA BELLA IDEA PER FARLO FUORI, COMINCIAMO CON L’INSULTARLO… QUA POTETE/DOVETE URLARE LA VOSTRA RABBIA E I VOSTRI INSULTI VERSO STO GRANDISSIMO FIGLIO DI TROIA…
QUESTO GRUPPO E’ UN RACCOGLITORE DI IDEE CONCRETE, E SOTTOLINEO CONCRETE, PER COMBATTERE E DANNEGGIARE IL CAVALIERE DI ARCORE…

LA STORIA LO CONDANNERA’, MA NOI VIVIAMO NEL PRESENTE, E PER DARE UN SENSO A QUESTO PRESENTE NON C’E’ ALTRA VIA CHE COMBATTERE E SCONFIGGERE IL CANCRO CHE LO ATTANAGLIA… SE NE SAREMO IN GRADO, ALLORA LA STORIA CI GIUDICHERA’ DEGLI EROI…

FINE ULTIMO DEL GRUPPO (NELLA SPERANZA CHE POSSA SOLO ESSERE UN INIZIO) E’ LA CREAZIONE DI UN EVENTO (O MANIFESTAZIONE CHE DIR SI VOGLIA) IN CUI IL NOSTRO SOGNO (BEN RAPPRESENTATO DALLA FACCIA MACIULLATA DELLO STRONZO) POSSA MANIFESTARSI IN UN TRIPUDIO DI GENTE FESTOSA CHE URLA IL PROPRIO DISPREZZO E IL PROPRIO RACCAPRICCIO NEI CONFRONTI DEL GRANDE TUMORE CHE STA ROSICCHIANDO IL SENSO DEMOCRATICO ITALIANO…

Il fatto che ben 2368 persone si siano iscritte con nome cognome e foto ad un gruppo del genere rivela qualcosa di inatteso di come l’antiberlusconismo abbia tralignato in questo paese. C’è un odio organizzato e fortissimo che anima queste persone che al di là dei loro motivi personali (se pure ce ne fossero) amplificano e estremizzano un sentimento che negli anni è stato seminato a piene mani.

Nessuno nel centro-destra si sognerebbe di fare una cosa del genere con Veltroni o con chiunque nell’opposizione.

Alla luce di iniziative del genere acquistano un nuovo spessore anche le vignette come quella pubblicata dall’Unità in cui un ragazzo puntava una pistola contro il ministro Brunetta. "E’ solo satira", dissero dal giornale, "e la satira è sacrosanta". Poi si vede che quella roba tracima e si trasforma, prende piede e si diffonde, e piano piano contribuisce a rompere il tabù assoluto della sacralità della persona.

Così si arriva alla morale di questo gruppo: se si odia, si uccide. E questi saranno pure degli scalmanati inoffensivi, ma un cretino che li prende sul serio può sempre arrivare.

Questo il link al gruppo, vedere per credere:(qui)