Organi. Bianconi: “Gli italiani potranno dichiarare se vogliono donarli o no”
11 Febbraio 2010
di redazione
“Una grande svolta di civiltà, che sicuramente aiuterà a rendere più chiara la donazione degli organi da parte di tutti i cittadini italiani, che potranno dichiarare in piena consapevolezza nella carta d’identità se vogliono o meno donare i propri organi”. Lo dichiara in una nota la senatrice Laura Bianconi, vice presidente dei senatori del Pdl, esprimendo la sua soddisfazione nel vedere accolto nel maxi-emendamento del Governo al decreto milleproroghe la sua modifica. Nel testo si prevede che la carta d’identità possa contenere l’indicazione del diniego della persona a donare i propri organi in caso di morte.
La senatrice Bianconi si è detta soddisfatta ed ha espresso gratitudine nei confronti del Presidente della Commissione Giustizia Carlo Vizzini per aver condiviso e sostenuto la proposta emendativa.
La volontà o meno di donare gli organi dopo la morte espressa nella carta di identità è il punto di arrivo di un dibattito iniziato nel 1988, quando si cominciò a discutere in Parlamento il principio del silenzio-assenso informato alla donazione degli organi per i trapianti. Un dibattito che portò alla legge 91 del primo aprile del 1999, un provvedimento però rimasto sulla carta perché prevedeva l`esistenza di un registro informatico dei potenziali donatori e la notifica di un modulo alla popolazione con costi esorbitanti.