Orsoni se ne va in polemica con Pd. “Opportunismo e ipocrisia”
13 Giugno 2014
di redazione
Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, indagato per lo scandalo Mose, si dimette e lascia il suo incarico, dicendo che prova amarezza e che ha "sempre lavorato per il bene della città". Orsoni ha patteggiato quattro mesi per l’accusa di finanziamento illecito ai partiti. "Ho dovuto constatare che non c’era compattezza sul da farsi, sul continuare, per le cose urgenti e nell’interesse della città", ha detto Orsoni, ordinando la revoca delle deleghe alla intera giunta comunale. "Non è un atto contro i singoli amministratori" ha spigato, ma "è una revoca che ha il solo scopo di certificare da parte mia il distacco e la totale sfiducia nella parte politica che mi ha espresso", sottolineando che nei suoi confronti ci sono state "reazioni per lo più opportunistiche ed ipocrite di singoli esponenti, anche appartenenti a quella maggioranza che fino ad ora ha sostenuto la mia giunta".