Oscar Giannino cacciato dall’Università dai ‘ggiovani: peggio per loro.

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Oscar Giannino cacciato dall’Università dai ‘ggiovani: peggio per loro.

02 Dicembre 2011

Forse il problema dell’Italia non è la sua gerontocrazia ma il suo opposto, una sorta di "neocrazia" dove ai ‘ggiovani, quelli più vocianti e rabbiosi è tutto consentito. Magari perchè a prevalere sono i sensi di colpa dei "vecchi" o semplicemente la paura di riconoscere la stupidità della nostra discendenza. Lo si è visto molto bene nella manifestazione di Roma dei cosiddetti "indignati", ai quali è stato graziosamente consentito di mettere a ferro e fuoco la città.

La stessa cosa è accaduta – la minore scala del fenomeno non ne riduce la gravità –  ieri a Milano, davanti alla Statale,  quando un gruppo di idioti che si pretendevano "studenti" ha tentato di impedire lo svolgimento di un convegno dedicato alla crisi dell’Euro, prendendosela in particolare con il giornalista Oscar Giannino a cui hanno riservato lanci di uova e insulti sanguinosi.

Giannino non ha bisogno di essere difeso da noi: sa farlo benissimo da solo, sia in piazza sia sui giornali e le radio per cui lavora. Colpisce semmai il riflesso pavovliano degli "studenti" che s’ammucchiano senza idee e senza ragioni, solo per chiudere l’Università alla sua stessa ragion d’essere che è appunto quella di far circolare le idee. Peggio per loro, che trangugiano così il loro destino, mentre accusano altri di "rubargli il futuro".

Quello che è invece inammissibile  – anche in tempi di tecnocrazia – è che le forze dell’ordine (chiamiamole così), invece di disperedere i dimostranti e permettere il regolare svolgimento del dibattito, abbiamo preferito disperdere Giannino. Tutto quello che hanno saputo fare infatti è stato consigliargli di desistere per non creare guai peggiori. Davvero una bella lezione di vita per i nostri amati ‘ggiovani. Se questa è la strada su cui si incamminano le nuove generazioni, che Dio ci conservi a lungo i nostri vecchi.