P.a, pronta la stretta sugli assenteisti del fine settimana

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P.a, pronta la stretta sugli assenteisti del fine settimana

P.a, pronta la stretta sugli assenteisti del fine settimana

29 Gennaio 2017

Pare sia pronta la stretta sul cosiddetto “assenteismo anomalo”. Il ministero della Pubblica amministrazione sta lavorando sul decreto, da presentare per metà febbraio, che riformerà il testo unico del pubblico impiego. L’obbiettivo è contrastare i furbi del finesettimana, che saltano ripetutamente il lunedì e il venerdì, e i casi di assenteismo di massa. Nel 2015 sono in media 9,2 i giorni di assenza presi da ogni dipendente pubblico.

Il numero di assenze risulta comunque in lieve ribasso rispetto al 2014, quando in media si arrivò a 9,8 giorni. Pressoché stabili sono invece le giornate, 2,1 legate alle legge 104 per i lavoratori disabili o per i dipendenti che hanno a carico familiari disabili. Lo stesso vale per i congedi straordinari finalizzati all’assistenza di persone con gravi handicap, un giorno l’anno. Questa è la mappa delle assenze che emerge dalle elaborazioni sui dati aggiornati dalla Ragioneria generale dello Stato nel conto annuale.

Nel dettaglio, analizzando i diversi settori in cui si divide il pubblico impiego, e focalizzando l’attenzione sulle assenze per malattia, nella scuola, come riportato nel database del conto annuale, le giornate saltate sono state, in media, 7,5 per gli uomini e 9,7 per le donne, nei ministeri 9,9 per i lavoratori e 11,7 per le lavoratrici, nella sanità 8,6 per i dipendenti e 11,6 per le dipendenti. Il fenomeno nel 2015 mostra un certo attenuamento (le assenze retribuite calano da 18,8 a 17,8), anche se per recuperare lo storico gap con il privato c’è probabilmente ancora strada da fare. L’attenzione del governo sulle assenze, o meglio sulle anomalie in fatto di assenze, è nota. La delega Madia pone le basi per un nuovo sistema di controlli, con il polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, ed è stato già annunciato un intervento per contrastare l’assenteismo.