Pa, rinnovo contratti statali. Madia: “basta incentivi a pioggia”
26 Luglio 2016
Bisognerà aspettare gennaio per vedere concretamente i provvedimenti del testo unico sul pubblico impiego, sul quale per ora il governo assicura di non aver mosso passi effettivi. Quel che è certo, ha spiegato la ministra Marianna Madia, è che si introdurrà una discriminante per “premiare chi fa bene con differenziazioni”. Così ha detto, parlando di una questione definita centrale per il pubblico impiego: la valutazione. Insomma, premiare chi fa bene con differenziazioni. Così la ministra della P.A. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, la distribuzione degli incentivi non può seguire un percorso ‘a pioggia’, senza distinzioni.
Secondo la ministra, inoltre, quello di cui ha bisogno la Pa è un turnover selettivo e non più indistinto. E ha, inoltre, aggiunto: se ci sarà sviluppo allora ci saranno anche più risorse, ha aggiunto parlando del contratto del Pubblico impiego. Il testo unico del pubblico impiego verrà presentato a gennaio, visto che la delega scade a febbraio, e per ora non c’è una bozza di governo, riferiscono fonti ministeriali.
Altra parola chiave per il ministro si è mostrata essere il reclutamento dei dipendenti pubblici da intendersi come turn over non indistinto ma selettivo, per far entrare nella Pubblica amministrazione le professionalità che servono in in base ai fabbisogni.
Ma non solo: da tempo la ministra ha spiegato di voler adottare un meccanismo di gradualità, che dia la priorità ai redditi più bassi ed escluda i redditi più alti (sopra i 200mila euro).
Altro tema caldo del confronto sarà probabilmente la contrattazione di secondo livello, ovvero i premi di produttività che, secondo la legge 150 in vigore, prevede compensi aggiuntivi solo per il 25% degli impiegati, un altro paletto che dopo il lungo stallo del rinnovo contrattuale vede contrari i sindacati.