Padre Bossi: molte informazioni, nessuna certezza
04 Luglio 2007
di redazione
Notizie contrastanti sulla sorte di padre Giancarlo Bossi sono giunte nelle ultime ore ai suoi confratelli nel sud delle Filippine, tutte comunque prive di conferme: lo riferiscono alla agenzia internazionale MISNA fonti del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) contattate a Zamboanga.
La fonte precisa di aver ricevuto “3 o 4 messaggi con indicazioni che padre Giancarlo sarebbe vivo”; “Proveniendo da diverse fonti – aggiungono – i messaggi indicano allo stesso tempo diversi luoghi dove sarebbe tenuto prigioniero; di fatto, non possiamo ancora prendere per buona nessuna di queste informazioni”. I
l ritiro, ieri, del Fronte di liberazione islamico Moro (Milf) dalle operazioni di ricerca congiunte con l’esercito secondo fonti militari e locali dovrebbe facilitare le operazioni di ricerca del missionario italiano, che proseguono anche oggi nelle aree di Lanao del Sur e della baia di Sibugay.
I principali giornali filippini ricordano che il ritiro del Milf è collegato alla scadenza di un accordo, siglato nel 2004, che li autorizzava ad operare insieme all’esercito governativo: uno dei risultati degli accordi di pace promossi dalla Malesia dal marzo 2001 per porre fine al conflitto che, dalla fine degli anni ’60 a oggi, ha provocato 120.000 vittime e due milioni di sfollati.