Pakistan: 250 mila accolgono la Bhutto
18 Ottobre 2007
di redazione
Mentre i giudici pakistani stanno valutando la correttezza delle elezioni che hanno visto Musharraf rieletto presidente, Benazir Bhutto è ritornata ieri a Karachi dopo otto anni di esilio volontario per condividere il potere con il Generale, accolta da decine di migliaia di sostenitori.
Partita da Dubai, dove ha lasciato le sue due figlie ed il marito, la Bhutto ha costretto il governo di Islamabad ad approntare imponenti misure di sicurezza (si parla di oltre ventimila poliziotti) per fare in modo di metterla al sicuro dopo che le scorse settimane aveva ricevuto numerose minacce di morte. Sul tema sicurezza la leader del Partito Popolare del Popolo ha dichiarato:
“Non credo che nessun vero musulmano mi attaccherà perché l’Islam proibisce aggressioni nei confronti delle donne e i musulmani sanno che se aggrediscono una donna bruceranno nell’inferno”.
Il ritorno della Bhutto ha creato un ulteriore problema alla già difficile situazione del Generale Musharraf, per confermare la sua rielezione infatti, si è riunito un pool di giudici ad Islamabad che sono incaricati di indagare sulla validità della decisione dei votanti.
“Il Pakistan si trova a un bivio cruciale. Da una parte c’è la democrazia, e dall’altra la dittatura”, ha dichiarato l’ex-premier in del PPP.