Pakistan. Almeno 30 morti e 150 feriti per autobomba contro stazione di Polizia
27 Maggio 2009
di redazione
E’ di almeno 30 morti il bilancio ancora provvisorio dell’attentato compiuto con un’autobomba che stamani ha distrutto completamente la centrale di polizia a Lahore, nel Pakistan. Lo dice la tv indiana Ndtv, che ha aggiunto anche che il governo pachistano ha mobilitato l’esercito e che il presidente Asif Ali Zardari ha ordinato l’apertura di un’inchiesta. La cifra di 30 morti è stata fornita ai giornalisti dal ministro Raja Riaz, autorevole esponente del Partito del popolo pachistano (Ppp) al governo. La tv indiana Ndtv invece parla già di 40 morti e di 150 feriti, senza però citare la fonte. Da parte sua l’emittente pachistana Geo Tv, che segue in diretta i lavoro dei soccorritori, ha aggiornato un suo bilancio per lo scoppio dell’autobomba a 18 morti e 210 feriti. Secondo l’agenzia di stampa pachistana App, infine, al momento dell’attentato, all’interno dell’edificio "15 building" della polizia di Lahore si trovanano al lavoro una quarantina di persone.
Si è trattato di un attacco compiuto con un’autobomba, diverse granate e cecchini che sparavano da palazzi vicini. A dirlo fonti ufficiali pachistane. Secondo il ministro degli interni pachistano Rehman Malik dietro all’attentato ci sarebbero i talebani che, sconfitti nella valle dello Swat con ingenti perdite nella guerra contro l’esercito nella parte orientale del Paese ai confini con l’ Afghanistan, starebbero dimostrando la loro forza nelle città, per destabilizzare il Paese. Per questo motivo le città di Islamabad, Rawalpindi e Karachi sono state mese in stato di massima allerta.
Altre fonti dei servizi, puntano invece l’indice contro il gruppo terrorista Lashkar-e-Toiba, mentre alcuni ufficiali di polizia hanno collegato l’attentato al processo in corso a Lahore contro Hafeez Saeed, capo del gruppo terrorista Jamaat-ud-Dawa. L’attacco è stato portato al Capital City Police Office, la caserma più importante di Lahore, ma pare che l’obiettivo fosse il palazzo dell’Isi, il potente servizio segreto pachistano, che non si trova distante dal luogo dell’attentato. Tre persone sarebbero già state arrestate. Sotto le macerie del palazzo distrutto ci sono ancora diverse persone.
Il 30 marzo scorso a Lahore dei terroristi presero in ostaggio 800 allievi di polizia in una scuola di polizia, mentre il 4 marzo ci fu un attentato contro l’autobus della squadra di cricket dello Sri Lanka.