Pakistan, attentato suicida a college militare rivendicato dall’Isis
25 Ottobre 2016
In Pakistan tre attentatori suicidi hanno attaccato una scuola militare nel capoluogo del Belucistan, uccidendo almeno 58 allievi e ferendone un altro centinaio. Gli assalitori, che indossavano dei giubbotti esplosivi, avevano fatto irruzione dell’istituto dove si addestrano le giovani leve della polizia nella serata di lunedì e avevano preso decine di ostaggi. Ho visto tra uomini con il volto coperto che imbracciavano dei kalashnikov”, ha detto un cadetto all’agenzia di stampa France Press. “Hanno cominciato a sparare e sono entrati nel dormitorio ma sono riuscito a fuggire scavalcando un muro”.
L’attacco al “Baluchistan Police College” è scattato verso le 23.30 ora locale (le 20.30 in Italia). Secondo un testimone, tre kamikaze a volto coperto e con cinture esplosive hanno fatto irruzione nel compound della scuola di polizia, dove in quel momento si trovavano circa 700 persone, aprendo il fuoco. Lo stesso “Baluchistan Police College” era già stato attaccato con razzi nel 2006 e nel 2008. Il bilancio dell’attacco di ieri sera è uno dei più pesanti dell’anno (oltre ai morti ci sono anche 120 feriti). Ed è quasi nell’immediato arrivata una rivendicazione dello Stato islamico.
Gran parte delle vittime, secondo le ricostruzioni della polizia, sono morte in seguito alla detonazione dei giubbotti esplosivi degli attentatori. Secondo alcuni funzionari del governo pakistano citati dalla Bbc, i responsabili potrebbero essere membri del gruppo Lashkar-e-Jhangvi. Si tratta di un battaglione jihadista sunnita basato in Pakistan che di tanto in tanto compie attacchi anche superando il confine, in Afghanistan. Spesso Lashkar-e-Jhangvi aveva preso di mira obiettivi sciiti. La provincia del Belucistan, proprio al confine con l’Afghanistan, è teatro della controffensiva lanciata dalle autorità pakistane contro i gruppi armati islamisti, protagonisti di molti attentati negli ultimi mesi. Tra gli ultimi, il più violento era stato quello dello scorso agosto, con diverse esplosioni, che causò ottantotto morti.