Pakistan. Bloccate 800 pagine web per blasfemia
22 Maggio 2010
di redazione
Il Pakistan ha bloccato 800 pagine Web e indirizzi Internet, limitandone l’accesso perché, recita l’accusa, conterrebbero materiale "blasfemo". Il provvedimento, messo a punto dall’Autorità delle Telecomunicazioni del Pakistan (PTA), si aggiunge al divieto di accesso a Facebook e a YouTube, e a restrizioni alla consultazione di Wikipedia per quello che è stato definito "l’aumentare di contenuti sacrileghi".
"Almeno 800 pagine Web individuali e Url sono stati bloccati da quando il governo ha deciso di chiudere Facebook e YouTube", ha detto Wahaj us Siraj, portavoce dell’Internet Service Providers Association del Pakistan, citato dal sito di notizie ‘Dawn’.
La decisione di oscurare Facebook segue la pubblicazione sul social network di un concorso di vignette sul profeta Maometto dal titolo ‘Everyone Draw Mohammed Day’. La competizione aveva scatenato dure proteste in Pakistan, un Paese musulmano di 170 millioni di persone.
Il portavoce dell’Autorità delle telecomunicazioni, Khurram Mehran, ha detto che il bando sarà tolto solo dopo che il governo darà istruzioni in merito. Il Pakistan aveva già brevemente messo al bando YouTube nel febbraio del 2008 in seguito a una simile protesta contro i cartoni animati "blasfemi" del Profeta Maometto.