Pakistan. Da Talebani minacce di morte al ministro dell’Interno
18 Giugno 2010
di redazione
"Il ministro pakistano dell’Interno, Rehman Malik, ha ricevuto una telefonata di minacce". Lo ha confermato un funzionario del ministero dell’Interno di Islamabad a condizione di anonimato, senza precisare da chi arrivino le minacce. Secondo Samaa Tv, Malik sarebbe stato minacciato di morte dal movimento Tehreek-e-Taliban Pakistan.
Il ministro, che era già stato minacciato di morte l’anno scorso, ha fatto sapere di non essere preoccupato e ha sottolineato che le minacce dei militanti non comprometteranno la sua determinazione a sradicare il terrorismo dal Pakistan. I giovani dovrebbero "prendere in mano le penne, anziché le armi", ha detto il ministro. E sul fronte della politica di Islamabad per debellare la minaccia talebana nel Paese, è intervenuto un portavoce dei militanti del Nord Waziristan, Muhammad Umar. Nella regione tribale vicina al confine con l’Afghanistan, secondo Umar, "senza dubbio il governo ha raggiunto un accordo per il cessate il fuoco" con gli insorti, "ma continua comunque ad appoggiare la guerra americana in Afghanistan". "È iniziata anche un’offensiva silenziosa contro i Talebani e di conseguenza dobbiamo rispondere con attacchi mirati". In Pakistan, secondo Umar, "i Talebani controllano ancora i distretti di Mohamand e Bajaur", dove invece l’Esercito sostiene di aver concluso con successo le operazioni, pur continuando a lanciare raid contro i ribelli. "Le operazioni del governo sono fallite", ha aggiunto il portavoce, secondo il quale i Talebani controllano anche la regione tribale dell’Orakzai. "Ora – ha concluso – l’obiettivo sono le città pakistane".
Intanto continuano gli scontri nella città portuale di Karachi, nel sud del Paese, dove anche oggi si sono registrati omicidi a sfondo etnico. Qui il partito anti-talebano Muttahida Quami Mouvement (Mqm) ha annunciato la decisione di rinviare un incontro dei suoi attivisti previsto per oggi nel distretto centrale di Karachi, dopo che i servizi d’intelligence hanno avvertito di un possibile attacco terroristico durante il convegno.